L'iniziativa

Fondo diocesano di prossimità per le emergenze, famiglie e imprese hanno ancora bisogno di aiuto

Un lavoro di squadra che continua anche in autunno, le richieste non mancano

Fondo diocesano di prossimità per le emergenze, famiglie e imprese hanno ancora bisogno di aiuto
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"Grazie a tutti coloro, persone di buona volontà, associazioni, sacerdoti, parrocchie, che hanno contribuito con le loro risorse all’incremento del Fondo diocesano di prossimità per le emergenze: oggi ha raggiunto quasi i 300mila euro (esattamente 299mila euro)".

Così don Enrico Bacigalupo, direttore della Caritas diocesana, tira le somme di un’iniziativa che sta aiutando diverse persone nel territorio e che è destinata a replicarsi.

Il Fondo

L’iniziativa è nata nei giorni vicini alla Pasqua: il vescovo e i sacerdoti della diocesi di Chiavari hanno avvertito la grave situazione sociale-economica in cui tante famiglie e piccole imprese a partita IVA individuali, sarebbero andate incontro nei prossimi mesi.

Per questo il vescovo Alberto Tanasini, affidandone la gestione alla Caritas Diocesana, ha istituito un Fondo diocesano di Prossimità per le emergenze, dotandolo di 68mila euro ulteriormente incrementato di 130mila, cifre desunte dall’8 per mille. Il Banco BPM che ha contribuito con 10mila euro.

Lo scopo

Scopo del Fondo non è solo quello di un aiuto economico, comunque temporaneo e limitato. Prioritario è porsi accanto alle famiglie in difficoltà, in uno stile di ascolto attento, vicinanza e accompagnamento in questi momenti che creano smarrimento e incertezza.

L’aiuto economico è occasione di prossimità, al centro sempre la relazione e la persona nella sua dignità.

Grande riconoscenza va ai tanti che hanno collaborato per la gestione di questo Fondo: la Commissione Caritas, costituita specificatamente, che con grande competenza, disponibilità e sensibilità umana, si è adoperata nel precisare i criteri di accesso, negli ascolti delle persone, nella valutazione delle domande e nell’assegnazione dei contributi.

"Un grazie ai diversi parroci e i volontari dei Centri di Ascolto che hanno avvicinato le famiglie in difficoltà, accompagnandole nella individuazione di precisi progetti da proporre - continua don Bacigalupo - e a chi ha svolto una puntuale segreteria e contabilità".

Le domande pervenute A conclusione di questa fase sono giunte 130 domande di cui 11 riguardanti piccole imprese, acconsentendo e già bonificando 118 domande.

"Le domande che non avevano i requisiti richiesti sono state girate al Fondo Caritas per avere un aiuto specifico. In questo modo, tutti hanno avuto una risposta adeguata alle loro necessità".

Le domande prioritariamente riguardano il territorio dei comuni di Chiavari, Sestri Levante, Rapallo, Lavagna, e poi di seguito gli altri Comuni, compresi quelli situati nell’entroterra. Riguardo alla nazionalità dei richiedenti la maggioranza significativa è data da persone italiane.

L’iniziativa non si ferma qui Dopo questo primo straordinario intervento, sicuramente le necessità non terminano.

"I prossimi mesi, specie da settembre in avanti, vedranno crisi economiche e lavorative aumentare con conseguente accentuazione di situazioni di povertà - sottolinea don Enrico -. Per questo si vorrebbe rilanciare la partecipazione al Fondo di Prossimità per poter rispondere in tempi brevi e in forme semplificate alle gravi necessità economiche delle famiglie presenti sul nostro territorio".

Per aderire al Fondo Prossimità, si può versare la propria donazione a IBAN: Diocesi di Chiavari IT 65N 05034 31950 000000006386.