Furti di Rolex commessi con la tecnica dell’abbraccio: due arrestati
I due usavano la tecnica dell' "abbraccio"
Nei giorni scorsi sono state eseguite due misure cautelari in carcere nei confronti di due 29enni rumeni, un uomo e una donna, ritenuti responsabili di furti con destrezza di due orologi Rolex.
Entrambi i furti sono avvenuti usando la tecnica dell' "abbraccio"
L’indagine ha avuto origine a luglio, a seguito della denuncia presentata presso il Commissariato di Chiavari da un uomo che era stato poco prima avvicinato e derubato in strada da una giovane la quale, dopo averlo abbracciato senza il suo consenso, gli aveva sfilato dal polso l’orologio, un Rolex del valore di circa 10.000 euro.
Appena ricevuta la segnalazione, gli agenti hanno immediatamente acquisito le immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza del Comune da cui è stato possibile ricostruire i fatti e scoprire che, in realtà, i due rumeni avevano tentato di mettere a segno anche un secondo furto.
In particolare sono stati ripresi mentre percorrevano, a bordo di un’auto di grossa cilindrata, le strade del centro di Chiavari, dove sono rimasti per circa due ore. In questo lasso di tempo, la donna è scesa più volte dall’auto, fino al momento in cui ha raggiunto un uomo che stava parcheggiando il proprio scooter e che indossava, anche lui, al polso un Rolex d’ingente valore. Dopo essersi avvicinata, l’ha abbracciato e, sussurrandogli alcune parole all’orecchio, ha tentato di sfilargli l’orologio. Fortunatamente il malcapitato ha intuito le sue intenzioni ed ha respinto le “avances”, mettendola in fuga.
L’attività di indagine avviata dalla Squadra investigativa del Commissariato di Chiavari, coordinata della Procura della Repubblica, ha permesso di identificare compiutamente i due 29enni e considerati i numerosi precedenti specifici dei due soggetti e la gravità dei fatti accaduti, ottenere dal GIP del Tribunale di Genova, l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, provvedimento eseguito domenica scorsa nel Comune di Savignano sul Rubicone, in collaborazione con quella Polizia Locale.
Rimane salva la presunzione d’innocenza di entrambi sino a condanna definitiva.