Moneglia

Gallerie: un Natale senza pace

Proseguono le polemiche sul nuovo impianto di illuminazione, parzialmente attivato: è accusato di essere pericoloso. E ancora la frana verso Deiva, che ha mandato in tilt i semafori

Gallerie: un Natale senza pace
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Sarà un Natale tormentato, questo, per le gallerie di Moneglia: già, perché seppure riaperte in seguito alla prima tranche di lavori sull’impianto di illuminazione, non sono tardate una raffica di problematicità e polemiche.

Il caso

Innanzi tutto il cedimento di una parete, questo fine settimana, nel tratto verso Deiva Marina: lo smottamento ha interessato il muro all’imbocco della galleria De Barbieri 2, all’altezza del depuratore. Dopo circa un giorno di chiusura per la messa in sicurezza provvisoria il tratto è stato riaperto al traffico, anche se con un restringimento di carreggiata e l’impianto semaforico che non funziona fra Rocca Incatenata e Deiva, anche questo dovuto al cedimento: necessario dunque affidarsi all’orologio per passare al momento giusto, procedendo con la massima prudenza. Il ripristino definitivo è previsto dopo le feste, in concomitanza con la seconda parte di lavori all’illuminazione. I primi tre giorni di chiusura saranno già dopo Natale, lunedì, martedì e mercoledì prossimi, in cui la strada non sarà percorribile dalle 9 alle 17 e dalle 21.20 alle 5.20.

Ma anche su quel fronte la situazione desta preoccupazioni. L’accensione di una prima parte di nuove lampade sul tratto per Sestri alla vigilia della riapertura per le settimane festive ha scatenato un coro di proteste in tutto il paese: i led ad altezza uomo, infatti, possono abbagliare i guidatori, specialmente di notte o quando piove, con l’acqua sui parabrezza a generare ulteriore rifrazione, problemi particolarmente sentiti dai motociclisti. Anche perché con l’impianto così predisposto vi è scarsa visibilità del manto stradale, che una diminuzione dell’intensità delle luci per ridurre il rischio di essere abbagliati finirebbe con il peggiorare: un pericolo non da poco, quando si è su due ruote e si mettono in conto possibili buche nell’asfalto che non di rado si formano su quella strada. Il tutto senza sottovalutare il rischio di non poter riconoscere prontamente un veicolo che proceda in senso opposto, confondendone i fari per l’appunto con le lampade; veicolo che non dovrebbe esserci, ma sappiamo non essere purtroppo evento così raro: ed è passato appena un mese e mezzo dall’ultima volta che un caso di questo genere ha causato un morto in quelle gallerie, in seguito ad un violentissimo frontale.

Per ora l’Amministrazione si è limitata a rispondere laconicamente che il progetto è stato approvato a seguito di studi illuminotecnici e che occorrerà “un periodo di adattamento”, promettendo ulteriori tarature, ma restano in molti – minoranza consiliare compresa – ad auspicare la possibilità di correzioni in corsa ai lavori.

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