Giampedrone a Riva Trigoso, per la frana pronti 100mila euro

100mila euro per eseguire i primi e più urgenti interventi e per ripristinare le condizioni minime di sicurezza

Giampedrone a Riva Trigoso, per la frana pronti 100mila euro
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Sopralluogo questa mattina dell’assessore regionale alla Difesa del Suolo e Protezione Civile Giacomo Giampedrone, insieme al sindaco di Sestri Levante Valentina Ghio, sulla frana che è caduta in via Gramsci, nel comune di Sestri Levante, nei pressi dello stabilimento di Fincantieri di Riva Trigoso.

Giampedrone a Riva Trigoso, per la frana pronti 100mila euro

Regione Liguria, con una delibera approvata in Giunta su proposta dell'assessore alla Protezione Civile e Difesa del Suolo Giacomo Giampedrone, ha messo a disposizione 100mila euro per eseguire i primi e più urgenti interventi e per ripristinare le condizioni minime di sicurezza.

La frana, caduta a seguito delle numerose piogge verificatesi nel mese di novembre, ha interessato la falesia rocciosa che costeggia la strada, tutt'ora chiusa al traffico in caso di pioggia per rischio di ulteriori crolli. L'arteria viaria è strategica, anche perché consente l'accesso diretto allo stabilimento di Fincantieri. Si è così deciso di avviare le seguenti opere: puntuali interventi di disgaggio di massi dalla parete; svuotamento, almeno parziale, del vallo fra il muraglione e la parete rocciosa; eventuale installazione di una rete con telaio in putrelle metalliche sulla testata del muraglione.

«Si tratta di un intervento finanziato con risorse regionali - spiega Giampedrone - per dare una prima risposta significativa al fronte frana che incombe sulla strada comunale e rischia di creare criticità allo stabilimento di Fincantieri. Lo facciamo con grande senso di responsabilità, per ripristinare la sicurezza del territorio, sostituendoci allo Stato, auspicando che in tempi brevissimi ci vengano finalmente riconosciute dal Governo, ad oggi sordo alle nostre richieste, le risorse economiche necessarie per affrontare una delle più grandi emergenza nella storia della Liguria, con oltre 500 milioni di euro di danni complessivi al patrimonio pubblico».

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