I giardinetti di via Castagneto cambiano nome

L’area verde della città di Camogli sarà intitolata all’architetto Canepa

I giardinetti di via Castagneto cambiano nome
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Intitolati a Giancarlo Canepa i giardinetti di via Castagneto Seià a Camogli.

Giancarlo Canepa, un motore dello sviluppo urbanistico di Camogli negli anni '70

È di giovedì 26 ottobre la decisione della giunta di attribuire all'area verde pubblica il nome di: «Giardini Giancarlo Canepa - Architetto - 1940-2015». La decisione poiché da più parti è stata richiesta la possibilità di intitolare un'area del territorio all'architetto, di cui è vivo il ricordo per il suo impegno profuso a favore dello sviluppo urbanistico e sociale della città negli anni 70.

È stata prodotta una documentazione con numerose testimonianze dei cittadini che lo conobbero. Era nato l'11 dicembre 1940 nel comune di Ferentino e lì è morto il 26 febbraio 2015. Suo nonno: Carlo (1977-1948) partigiano, esponente politico del Psi, sindaco di Sestri Ponente prima dell’istituzione della Grande Genova, fu presidente del Consorzio del Porto, nel dopoguerra. Giancarlo svolse l’attività di insegnante di materie artistiche in alcune scuole del Golfo del Tigullio. A Camogli si distinse per la partecipazione politica nella vita cittadina. Eletto in consiglio comunale nelle consultazioni del 22 novembre 1972, la carica fino al 1979. Si distinse per l’intensa partecipazione al dibattito per l’approvazione dei piani urbanistici comunali e si fece promotore dello sviluppo urbanistico, sia attraverso l’edilizia agevolata e convenzionata, che quella residenziale pubblica, con la realizzazione di infrastrutture e strutture di interesse collettivo. In qualità di presidente della «Cooperativa Edilizia Rinascita Camogliese», carica che ricoprì dal 1971, si impegnò per costruire a San Rocco e in centro, località Pissorella. Non trascurò anche i suoi interessi artistici: dal 18 settembre ‘93 a 31 agosto ‘94 espose i suoi disegni ne: “La mostra selvatica. Immagini magiche del Monte di Portofino”, riflessioni sul “patrimonio incommensurabile del Monte”. La sua attività artistica proseguì intensa a Ferentino, paese d’origine della madre Silvana Lolli Ghetti, apprezzato da pubblico e critica.

La scelta è ricuduta sui giardinetti, in quanto: "punto di riferimento abitativo per numerose famiglie camogliesi". Attrezzata dal 2013 per bambini e ragazzi del quartiere, si inserisce nel progetto di sviluppo sociale e urbanistico promosso da Canepa. Si attende Prefettura e Soprintendenza per il nulla osta.

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