Giornata della Memoria, a Chiavari arriva Gad Lerner

Lunedì l'incontro all’Auditorium San Francesco

Giornata della Memoria, a Chiavari arriva Gad Lerner
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Giornata della Memoria e ottant’anni dalle leggi razziali: iniziative a Chiavari.

Giornata della Memoria a Chiavari, Gad Lerner fra gli ospiti

«Un vaccino che ci fa essere cittadini migliori», così l’ex direttore del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli, anche presidente onorario del Memoriale della Shoah di Milano, parlando di Liliana Segre, definisce la memoria. Quest'anno la Giornata della Memoria coincide con l'ottantesimo anniversario della promulgazione delle leggi razziali, introdotte nell’ordinamento legislativo dello Stato dal regime fascista tra il 5 settembre 1938 e il 29 giugno 1939. L’Anpi, l’Aned e il Comune di Chiavari hanno organizzato un incontro, una giornata di approfondimento dedicata alla memoria e al suo valore, dal titolo “Il Tigullio non dimentica”.

Lunedì 21 Gennaio alle ore 17, presso l’Auditorium San Francesco, si svolgerà un dialogo aperto, una conversazione sul palco tra Gad Lerner e Roberto Pettinaroli, direttore dell’edizione Levante del Secolo XIX. Sarà l’occasione per soffermarsi sull’importanza e sul significato del ricordo, perché la memoria storica è una necessità, un dovere per prendere coscienza, capire e conservare nel futuro dell’Italia il segno di un oscuro periodo, affinché simili eventi non possano mai più accadere.

Domenica 27 Gennaio ore 17, sempre all’Auditorio San Francesco di Chiavari, si terrà il concerto “Notte Trasfigurata” a cura della Filarmonica “Città di Chiavari”. Un interessante duello tra Mozart e Schönberg, nell’interpretazione del Maestro Andrea Bacchetti al pianoforte e de La Superba Chamber Orchestra. Mentre il 29 Gennaio alle ore 17, sempre all’Auditorium, si svolgerà la rappresentazione dello spettacolo “L’ultima notte di Bonhoeffer”, scritto, interpretato e diretto da Pino Petruzzelli, autore e regista del Teatro Nazionale dei Genova. Lo spettacolo è un monologo che mette in scena l’ultima notte di vita di uno dei maggiori teologi del ‘900: Dietrich Bonhoeffer, il pastore luterano che finì la sua vita nel lager di Flossenburg. La sua colpa fu quella di aver partecipato alla resistenza contro Hitler e predicato a favore dell’assunzione di responsabilità: le sue ultime parole prima di avviarsi con calma e tranquillità al patibolo furono «Questa non è la fine. È solo l’inizio di una nuova vita». Dietrich Bonhoeffer, il teologo contro Hitler, fu un uomo che scelse di andare in direzione opposta a quella della maggioranza nazista, «Anche se tutti vanno in una direzione, io no». Pino Petruzzelli dà voce e corpo ai pensieri, alle meditazioni e alle riflessioni e alle poesie di un delle più alte menti del 1900.

«In un momento storico in cui movimenti neofascisti e neonazisti sembrano riconquistare terreno abbondantemente concimato dal seme dell’intolleranza e del razzismo - dichiara il Sindaco Di Capua - è necessario riflettere portando avanti progetti ed eventi culturali che aiutino nell’elaborazione, nella riflessione e nella comprensione di quanto avvenuto. Il ricordo, come sottolinea Roberto Kasman, è un veicolo per l’educazione ai valori della pace, del rispetto della diversità, della dignità di ogni individuo, della necessità di lottare contro l’antisemitismo, il razzismo e la xenofobia».

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