27 gennaio

Giorno della Memoria, le iniziative della sezione di Lavagna dell'Anpi

“La Shoah per ragazzi”, in collaborazione con l’Istituto comprensivo di Lavagna, sarà l’occasione per riflettere sul tema

Giorno della Memoria, le iniziative della sezione di Lavagna dell'Anpi
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Giovedì 27 gennaio, l’amministrazione comunale e la sezione Anpi Lavagna e Valli Aveto Sturla e Graveglia, incontreranno in collegamento virtuale dalla Sala Giunta di Palazzo Franzoni alcune classi dell’Istituto Don Gnocchi, per celebrare, insieme ai ragazzi, il Giorno della Memoria. L’iniziativa “La Shoah per ragazzi” in collaborazione con l’Istituto comprensivo di Lavagna sarà l’occasione per riflettere sul tema, con specifica attenzione a quanto ha suscitato in loro il primo cartone animato sulla Shoah “La Stella di Andra e Tati”, che racconta la vera storia di due sorelle, Alessandra e Tatiana Bucci, deportate nel campo di concentramento di Auschwitz e salvatesi perché scambiate per gemelle. Alle loro riflessioni, seguirà poi la proiezione e l’ascolto della “Zirudella” di Federico Berti, moderno cantastorie e narratore multimediale.

“La Shoah per ragazzi”, in collaborazione con l’Istituto comprensivo di Lavagna, sarà l’occasione per riflettere sul tema

“Il giorno della memoria deve essere celebrato non solo per ricordare e tramandare un drammatico periodo della nostra storia, ma soprattutto deve essere di stimolo di riflessione sia per grandi che piccoli. Il dialogo con le nuove generazioni deve essere il seme fondante affinché atrocità di questo genere non si ripetano mai più.” dichiara l’Assessore alla Cultura e alle Politiche Giovanili Chiara Oneto. Le iniziative promosse da Anpi Lavagna e Valli Aveto Sturla e Graveglia continuano poi al pomeriggio alle ore 16.00 con l’inaugurazione di una mostra fotografica sul tema dello sterminio dei disabili e con la proiezione per adulti in orario serale del docufilm di Marco Bechis “Il Rumore della Memoria”: il viaggio di Vera dalla Shoah ai desaparecidos, a cui seguirà l’intervento del Professore Guido Levi del dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Genova. La mostra fotografica dal titolo “Ricordiamo”, gentilmente concessa da Anffas Rapallo e patrocinata dal Comune di Lavagna, sarà allestita nella Sala Rocca di Piazza Cordeviola e sarà visibile dal giorno dell’inaugurazione, per poi proseguire venerdì 28/01/2022 dalle ore 16 alle ore 19 e sabato 29/01/2022 dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 18 (gli orari sono indicativi e potrebbero subire piccole variazioni). Il presidente Anpi Matteo Brugnoli dichiara: “La Shoah, che in ebraico significa “tempesta devastante”, ci invita a riflettere sulla persecuzione e sullo sterminio di ben 6 milioni di ebrei in 6 anni, quella che nell’ideologia nazista venne indicata come la “soluzione finale della questione ebraica”. Per cancellare le tracce dei loro crimini il 20 gennaio 1945, ad Auschwitz, i nazisti avevano fatto saltare i forni crematori n°2 e 3, dove erano stati bruciati i corpi di centinaia di migliaia di ebrei. La notte tra il 25 e il 26 fu la volta del crematorio n°5. Gli orrori del genocidio nazista vennero scoperti il 27 gennaio, quando le truppe sovietiche della Prima Armata del Fronte Ucraino, comandata dal maresciallo Koniev, entrarono nel campo di sterminio di Auschwitz, rivelando al mondo per la prima volta quell'orrore. Aggiunge Brugnoli: "La nostra sezione Anpi, per quest’anno, ha pensato al programma di eventi per i ragazzi e per gli adulti, di cui nel presente comunicato. Fra questi una mostra fotografica con la quale ricorderemo quella che fu la prova generale della Shoah, che portò allo sterminio di 300.000 mila disabili di ogni età. Una tragica pagina che, come nella deportazione degli ebrei, vide il regime italiano fascista complice con i 400 adulti e bambini che dall’ospedale psichiatrico di Pergine, in Valsugana, furono mandati in Germania per esperimenti medici, per poi essere vittime a loro volta del programma di eutanasia nazista. Purtroppo sono pagine orrende della nostra storia, che non dobbiamo cancellare ma mantenerle vive nella memoria quale monito per il futuro, per questo vorrei anche ricordare le 5.000 vittime che incontrarono la morte nei forni crematori, sul territorio italiano, all’interno del complesso di edifici della Risiera di San Sabba a Trieste, dichiarato monumento nazionale con il DPR n°510 del 15 Aprile 1965, quale “unico esempio di Lager nazista in Italia”".

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