Gli Angeli della Strada pronti a portare il loro progetto nel Levante ligure

Cercano una struttura in comodato d'uso per realizzare il loro progetto

Gli Angeli della Strada pronti a portare il loro progetto nel Levante ligure
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Gli Angeli della Strada lanciano l'appello anche nel Levante ligure: «A chiunque abbia da darci una struttura in comodato d’uso gratuito da autogestire, diciamo sin da ora grazie».

Un'idea ascoltata in diocesi a Chiavari: gli Angeli cercano una struttura da gestire

«Siamo pronti a portare il nostro progetto anche nel Levante ligure: a chiunque abbia da darci una struttura in comodato d’uso gratuito da autogestire, diciamo sin da ora grazie». A lanciare l’appello sono gli “ Angeli della Strada”, in particolare Livio Leoncini, vice presidente e Corrado Quey, presidente. Erano presenti, sabato 30 settembre al pranzo tenutosi in onore del 71simo di fondazione del Villaggio del Ragazzo. La realtà del dormitorio, inaugurato di recente, interessa, perché va incontro al loro progetto: quello di ridare dignità ai senzatetto e offrire loro un posto dove stare, ma anche del lavoro. Un’idea ascoltata anche in diocesi a Chiavari, e che potrebbe avere degli sviluppi nel nostro territorio.

Angeli della Strada: un progetto di persone che vogliono darsi una seconda possibilità

Gli Angeli della Strada sono un’organizzazione no profit nata un anno fa. Un progetto fatto di persone che vogliono darsi una seconda possibilità e che è dedicato alle persone che stanno sulla strada. Gli stessi presidenti e vice sono due persone senza fissa dimora. «A Genova abbiamo lanciato diverse proposte, come quella di trasformare l'ex hotel Zolesi a Prà in una struttura d'accoglienza per i senza fissa dimora e i loro animali da compagnia. Non solo un dormitorio, ma un posto aperto 24 ore su 24, vivo, autogestito dagli ospiti e coadiuvato da volontari, che comprende anche un centro d’ascolto per chi arriva. Ogni ospite avrà compiti precisi, chi si occuperà della cucina, chi delle stanze, chi della pulizia». Sapere che c’è uno spazio sempre aperto è un’opportunità, per tanti, di uscire dalla «strada», condizione a volte non scelta ma subìta e spesso non permanente.

«Speriamo che qualcuno, nel concreto, ci dia una seconda opportunità: non lasciateci soli»

Parlando poi con il vescovo Nicolò Anselmi è nata l’idea di creare una squadra di persone senza fissa dimora per pulire i quartieri più degradati della città. «Siamo in costante contatto con le autorità ecclesiastiche e civili e chiunque possa accogliere questo progetto, ben venga - commenta Livio -. Sono toscano di origini, Corrado è valdostano e volevamo creare qualcosa lì. Ma poi, parlando con il vescovo di Genova, ci è stato chiesto, “Perché non provate in Liguria?”, e così è stato. Speriamo che nel concreto qualcuno ci dia una seconda opportunità: non lasciateci soli».

(Nella foto, Corrado Quey e Livio Leoncini con il vescovo di Chiavari Alberto Tanasini)

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