I "Fratelli Razeto e Casareto" festeggiano un secolo di attività
"Non ci ferma la pandemia, noi ci siamo"

I ‘Fratelli Razeto e Casareto’ festeggiano i 100 anni di storia al Salone Nautico di Genova. Ecco un esempio autentico di ‘resilienza aziendale’ che la storica famiglia celebra al 60mo Salone.
Sori
"Ci siamo e abbiamo anche le mascherine con il logo e la coccarda – annuncia Giangiacomo ‘Giangi’ Razeto, -. Non ci ferma la pandemia, noi ci siamo. Molti non si presentano all’evento ma per noi è importante".
Per l’occasione l’azienda presenta la maniglia ‘Centenario’, la prima di una serie la cui produzione in edizione limitata continuerà nel 2021. Non oro o diamanti, come già fatto, ma semplice pietra.
"La nostra azienda, fondata nell’ottobre 1920, è al Salone Nautico Internazionale per la 52ma volta - prosegue l’imprenditore sorese – ci viene naturale pensare di voler celebrare i festeggiamenti a Genova proprio il 1° ottobre di 100 anni dopo".
A Sori si progettano e producono complementi e accessori per costruzioni navali, una vasta gamma di prodotti (serrature e relativi accessori per porte e mobili, guide e carrucole per porte scorrevoli, cerniere, fermaporte, ganci), sia per i grandi liners sia per le moderne navi da crociera. Fondata alla fine della prima guerra mondiale, nel 1919, i fratelli G.B. e Giovanni Razeto con Carlo Casareto iniziano a fornire accessori di ricambio per navi ai provveditori di bordo genovesi in un piccolo locale a piano terra, in centro. Nel 1984, da società a responsabilità limitata la Razeto e Casareto diventa Spa e comincia a costruire la rete dei distributori per la fornitura all’estero, che oggi raggiunge i 5 continenti e copre il 50% del fatturato. Il progetto ‘Centenario’ ha come obiettivo la produzione in serie limitata di una collezione di maniglie che celebrino i 100 anni di attività.
"Essendo la nostra realtà fortemente radicata nel territorio e incarnando caratteristiche di creatività, laboriosità, parsimonia e rispetto dell’ambiente, proprie del nostro territorio - aggiunge Giangi - abbiamo deciso di dedicare a queste caratteristiche il filo conduttore della collezione. Dall’incontro con ‘Vigo Mosaici’, azienda storica di Campoligure che, come la nostra, incarna le medesime caratteristiche liguri al 100%, è nata quindi l’idea di creare una collezione di maniglie artistiche di lusso, con materiali a Km 0, di riciclo, dove l’arte è tecnica e creatività, non nei materiali preziosi".
Al Salone di Genova c’è, sotto-vetro, la prima maniglia realizzata: la numero 00. Raffigura il logo aziendale, ricreato con un lavoro minuzioso di ‘micromosaico’, e rappresenta il primo passo di un percorso che si concluderà nel 2021, con la produzione limitata di maniglie in materiale di riciclo, recuperato dalle macerie di graniglia genovese (in dialetto: zetto) derivate dalle ristrutturazioni degli uffici, avvenute nell’agosto 2019. La maniglia, grande appena 5 cm, incisa a mano, rappresenta la solidità, come la pietra da cui nasce e la storia dell’azienda.