Ictus, prevenzione all'avanguardia nell'Asl 4
La prevezione della cura dell'ictus è all'avanguardia nell'Asl 4 chiavarese. I nuovi provvedimenti del ministero già adottati nel territorio dal 2009
Dopo l'approvazione della Commissione Affari sociali della Camera della risoluzione sulla prevenzione e la diagnosi dell’ictus cerebrale il Governo si impegna con un nuovo percorso.
Prevenzione Ictus, i nuovi impegni del Governo
Con il nuovo provvedimento si sollecita il Governo ad intraprendere diverse attività. Da quelle volte ad incentivare prevenzione e diagnosi dell’ictus cerebrale e della fibrillazione atriale ad iniziative dedicate ad agevolare l’accesso a farmaci e dispositivi medici. Fino a sostenere progetti che incentivino l’adozione dei percorsi diagnostici terapeutici e assistenziali (PDTA), nonché a promuovere campagne di sensibilizzazione per gli operatori sanitari e per la più opportuna informazione dell’opinione pubblica. La Asl 4 in questo senso è stata precursore.
La Asl 4 e la prevenzione dell'ictus dal 2009
Dal 2009 è presente il Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) per l’ictus acuto, che vede il coinvolgimento multidisciplinare di numerose strutture ospedaliere e non (neurologia, medicina d’urgenza,118,pronto soccorso, radiologia laboratorio di analisi) per l’esecuzione nel minor tempo possibile degli esami preliminari e della terapia con farmaco trombolitico endovenoso, terapia disponibile presso l’ospedale di Lavagna. La maturata esperienza del team dedicato e l’aumentata sensibilità dei medici di medicina generali e dell’utenza sulla necessità di condurre al più presto il paziente colpito da ictus in ospedale, ha permesso nel 2017 di trattare un numero di pazienti significativamente maggiore dello scorso anno (da 33 in tutto il 2016 a 57 nei primi undici mesi del 2017).
Inoltre, grazie alla collaborazione con l’U.O. di Neuroradiologia interventistica del Policlinico San Martino di Genova e alla possibilità di inviare preliminarmente immagini angiotac per via telematica, si sono potuti selezionare i pazienti da inviare per l’esecuzione di trombectomia meccanica, che permette la rimozione diretta dell’ostruzione dell’arteria cerebrale colpita. In questo modo si sono potuti sottoporre a quest’ultimo trattamento n. 9 pazienti da gennaio a novembre 2017.
Si evidenzia, pertanto, che l’attività che si svolge presso l’Ospedale di Lavagna appare in linea con le raccomandazioni espresse nella risoluzione approvata in Parlamento laddove auspica che “siano promossi percorsi diagnostici, terapeutici e assistenziali di carattere multidisciplinare per indirizzare il paziente verso le scelte terapeutiche più idonee, promuovendo l’implementazione delle unità neurovascolari e la loro corretta dotazione di personale organico e garantendo un controllo annuale di pazienti eleggibili alla trombolisi, e implementazione di percorsi adeguati e tempestivi per la riabilitazione post-ictus.”