“Il Bandolo”, Luca Bizzarri ricorderà Marco Sciaccaluga nell’incontro di domani
L’incontro sarà online a partire dalle 8 di domani, venerdì 19 marzo, sui canali social dell’associazione

Per il bandolo social, a pochi giorni dalla scomparsa verrà riproposto un ricordo di Marco Sciaccaluga da parte di Luca Bizzarri.
L’incontro sarà online a partire dalle 8 di domani, venerdì 19 marzo, sui canali social dell’associazione
Marco Sciaccaluga è stato per decenni colonna portante del Teatro Stabile di Genova nella veste di condirettore ai tempi della direzione di Carlo Repetti poi di regista stabile e di direttore della Scuola di recitazione. Si afferma come regista già a 22 anni portando in scena, in prima nazionale, Equus di Peter Shaffer. Oltre che per il Teatro di Genova, ha diretto spettacoli per altri Stabili (Catania, Torino, Trieste, Veneto). Nella sua carriera ha diretto attori come Eros Pagni, Lina Volonghi, Alberto Lionello, Mariangela Melato, Gabriele Lavia, Tullio Solenghi. Ha diretto spettacoli per i teatri nazionali olandese e croato. Negli anni settanta e ottanta è coautore e conduttore di alcune trasmissioni radiofoniche e televisive, sia per la Rai - Radiotelevisione Italiana sia per Tvs. Oltre che presso la Scuola di Recitazione del Teatro Stabile di Genova ha insegnato al Motley Design Course di Londra. Nel 2006 ha vinto il Premio Olimpico del Teatro come miglior regia dell’anno per Morte di un commesso viaggiatore, votato anche come miglior spettacolo. La passione per l’insegnamento non lo ha mai abbandonato, pur dopo la pensione nel 2019 ha mantenuto la direzione della Scuola di recitazione di Genova. Proprio negli ultimi tempi di pandemia, quando il teatro è stato costretto a interrompere gli spettacoli dal vivo, Sciaccaluga aveva avviato sulla pagina Facebook del Teatro Nazionale di Genova una rubrica video intitolata “Ci sarà una volta il teatro“, arrivata al numero 27 in cui aveva condiviso con il pubblico esperienze, riflessioni non solo sul teatro, da grande affabulatore quale era. Il 29 settembre, con la riapertura della stagione in presenza, si era congedato promettendo una ripresa futura. Invece, purtroppo, è stata l’ultima.
“Genova e tutti noi perdiamo un patrimonio – fa sapere Il Bandolo - un uomo di cultura sconfinata, ma che sapeva divulgare, che amava il gusto del racconto”.