Il giardino di casa Fracchia rinasce
Il sogno dell’assessore all’urbanistica Maurizio Miglietta potrebbe diventare realtà
Giardino di casa Fracchia a Bargone: uno spazio storico presto riqualificato e restituito alla popolazione.
Il giardino di casa Fracchia rinasce
Il sogno dell’assessore all’urbanistica Maurizio Miglietta potrebbe essere presto realtà: il progetto per la creazione di uno spazio verde un tempo appartenuto alla famiglia dello scrittore Umberto Fracchia è pronto e presto sarà posto al vaglio della Soprintendenza.
«Si tratta di 500 mq circa, che verranno suddivisi in quattro aree con funzioni diverse ma tutte complementari – spiega l’assessore – . Gli obiettivi sono molteplici: valorizzare il borgo; offrire di uno spazio aggregativo per tutte le età; rendere la zona protetta e sicura; utilizzare risorse presenti in abbondanza sul posto, nella fattispecie acqua e vegetazione». L’incarico è stato affidato allo studio di progettazione dell’architetto recchese Stefania Pantarotto, e segue di qualche anno i lavori di restauro della bella villa dei nonni materni di Fracchia, dove l’Amministrazione ha intenzione di collocare un museo dedicato al letterato, al suo lascito e ai sui cimeli.
«Lo spazio darà una risposta a 360 gradi non solo a chi risiede a Bargone ma alla città intera, senza distinzioni d’età: ci sarà posto per i più anziani, per i bambini, per chiunque voglia semplicemente rilassarsi – prosegue Miglietta – . Nella progettazione si è tenuto conto di quanto espresso nella Carta dei diritti dei bambini, offrendo diverse tipologie di gioco». Quattro le aree che comporranno il nuovo parco.
«Nel primo settore troverà spazio un’area relax con panchine per socializzare, leggere e riposare, mentre nella seconda verrà creata un’area con giochi a terra vecchio stampo, come gli scacchi e campana – aggiunge l’assessore – . Avremo poi una zona con giochi d’acqua e un piccolo laboratorio sperimentale dotato di una vite di Archimede, da azionare meccanicamente per movimentare l’acqua. Infine un’area gioco sensoriale, con piante odorose, tronchi d’albero di varie dimensioni e altezze e un percorso di “barefooting”: una zona tattile formata da diversi materiali, da percorrere rigorosamente scalzi nella bella stagione».