C’è anche il lavagnese Rafael Alberto Patron Sanguineti, guru del web per il Tigullio ma ormai ampiamente affermato in campo nazionale, tra i testimonial scelti da Tim per promuovere il progetto “Operazione Risorgimento Digitale”, una vasta campagna, a livello italiano, indirizzata all’alfabetizzazione informatica e che l’azienda di telecomunicazioni porta avanti nel nostro paese insieme a Google.
Ideatore di uno degli algoritmi di Snapchat e insegnante allo Ied di Milano
Ha creato uno degli algoritmi poi sviluppati da Snapchat Rafael Patron, noto soprattutto per aver creato uno degli algoritmi poi sviluppati da Snapchat, la celebre piattaforma per la messaggistica istantanea utilizzata soprattutto dalle giovanissime generazioni, ha parlato della sua professione, degli obiettivi raggiunti e dei progetti futuri nel corso della presentazione ufficiale, per la Liguria, della campagna regionale di “Operazione Risorgimento Digitale”. L’appuntamento si è svolto martedì 19 febbraio presso il Palazzo del Principe di Genova, per l’iniziativa “La trasformazione digitale in Liguria”.
Nativo del Perù, oggi dà lavoro a cinque persone Nato in Perù e giunto in Italia da bambino, il professionista del digitale si è formato in Google, a San Francisco, prima di aprire la sua attività in Liguria. Oggi Patron, tra l’altro docente presso lo IED, il prestigioso Istituto Europeo di Design di Milano, dà lavoro a cinque persone e, tecnicamente, si definisce un growth hacker, ovvero uno specialista nel campo del social media marketing e del SEO, in grado di assistere aziende e privati nel promuovere la propria immagine e le proprie attività sul web, nel metodo e nella maniera più congeniali, e secondo le più moderne strategie di comunicazione.
Testimonial della Tim: il progetto della “scuola mobile di Internet” Patron è stato scelto da Tim come testimonial. Il progetto “Operazione Risorgimento Digitale” è, in pratica, una sorta di “scuola mobile di Internet”.
“Pensiamo – spiega Tim nella presentazione – che per portare in rete quelli che sono rimasti fuori non servono gli appelli e purtroppo non possiamo neanche usare una semplice app. Vogliamo sederci accanto a loro, a ciascuno di loro, e spiegare le opportunità della rete. Come ci cambia la vita in meglio. Cose pratiche, utili, a volte divertenti, che non richiedono grandi competenze, solo un po’ di aiuto iniziale. Abbiamo chiamato questo progetto “Operazione Risorgimento Digitale”, perché è esattamente questo che vogliamo fare”.
L’Operazione Risorgimento Digitale “Operazione Risorgimento Digitale” prevede 20mila ore di lezione, 400 formatori, 107 province toccate.
“Noi andremo lì: in 107 città piccole ma già servite dalla fibra – proseguono gli ideatori dell’iniziativa -. Andremo con i nostri “maestri” a insegnare come si sta in rete.Un vero corso accelerato grazie al quale, al termine del progetto, puntiamo a far diventare “cittadini di Internet”. Il nostro è un progetto aperto a tutti quelli che vorranno sostenerlo. Qualcuno è rimasto fuori da questa rivoluzione, ma non è troppo tardi per farne parte”.