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Il Tribunale dà ragione al Covo

Il locale non chiude e pensa di far causa al Ministero

Il Tribunale dà ragione al Covo
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Il Covo di Nord est non solo non chiude, e con tutta probabilità, come dichiarato da Stefano Rosina alla stampa locale-  farà anche causa al Ministero degli interni. Il Tribunale di Genova ha confermato la decisione del 31 luglio.  Il locale può continuare a tenere aperto.

Il caso era nato il 30 luglio scorso, i carabinieri avevano rilevato mancanze in termini di sicurezza per quanto riguarda il distanziamento e la mancanza di mascherine.  Il gestore aveva pubblicato un lungo sfogo sui social e contestato il provvedimento di chiusura insieme agli avvocati:

"Ci è stato notificato ieri un provvedimento della Prefettura che dispone la chiusura immediata per cinque giorni della Discoteca del Covo (i ristoranti, il beach e il Covino sono regolarmente aperti) a causa di contestazioni dei Carabinieri di Santa Margherita Ligure, relative al presunto, mancato rispetto del distanziamento sociale.
A nostro avviso, mancano le condizioni per la chiusura della Discoteca del Covo, dal momento che sono sempre state messe in atto in maniera precisa e puntuale tutte le misure previste dalla normativa per fronteggiare il Covid (informazione alla clientela dei comportamenti da tenere, riduzione della capienza del locale, ecc.)
Il Covo si è anche contraddistinto per un costante dialogo con le Amministrazioni competenti allo scopo di prevenire comportamenti scorretti da parte della clientela.
Il provvedimento, a nostro avviso, viola anche le regole del contraddittorio perché è stato adottato ancora prima – addirittura – della scadenza del termine per le deduzioni difensive.
Il provvedimento della Prefettura comporta a carico del Covo un notevole danno (dopo la sospensione forzata dell'attività per tre mesi a causa dell'emergenza epidemiologica), che determina la chiusura dell'esercizio (il quale dà lavoro a circa 120 persone) nella settimana più importante dell'anno e che va ad aggiungersi ai danni subiti nel corso della mareggiata dell'ottobre 2018 (che aveva completamente distrutto la stessa struttura).
Il danno si estende anche a tutte le attività (bar, ristoranti, hotel e locali) che incrementano la propria attività in concomitanza con l'apertura del Covo. Oltre all’immagine per il turismo della Regione
Confidiamo che venga annullata dalla Prefettura in autotutela, visto che sono gia’ state perse 2 importantissime serate e riteniamo di aver chiarito la situazione questa mattina in Prefettura, oltre ad avere le immagini videoregistrate e le autodichiazioni di tutti i clienti che obbligatoriamente rilasciavano per accedere al locale".

Il Covo riuscì a riaprire due serate dopo.

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