Imbustare frutta e verdura nei sacchetti trasparenti dal 1° gennaio costerà 10 centesimi
Dal 2018 scatta l'obbligo di utilizzare materiale biodegradabile anche per questi sacchetti con una multa che può arrivare anche a 2500 euro
Sacchetti trasparenti per frutta e verdura a pagamento a partire dal 1° gennaio.
Una decisione che fa discutere
E’ noto che dal 2011 chi vuole utilizzare i sacchetti della spesa in qualsiasi supermercato li debba pagare e già questa decisione era piaciuta poco ai consumatori che da un giorno all’altro si sono visti obbligati a spendere 10 centesimi per imbustare la spesa nelle nuove “buste” ecologiche.
Ma dal 1° gennaio entrerà in vigore una nuova legge che interesserà anche i sacchettini trasparenti utilizzati per imbustare frutta e verdura. Quelli, per intenderci, che usiamo per la spesa e sui quali viene apposto lo scontrino. Ebbene dal 2018 scatta l’obbligo di utilizzare materiale biodegradabile anche per questi sacchetti con una multa che può arrivare anche a 2500 euro per coloro, supermercati e negozi, che non si adegueranno.
Ma si sa i sacchetti biodegradabili hanno un costo che verrà “riversato” sul consumatore il quale si troverà il portafoglio più leggero se si considera che oltre a frutta e verdura tali sacchetti trasparenti vengono utilizzati anche dal pescivendolo, macellaio e salumiere. Farli pagare, come si vocifera, 10 centesimi l’uno vuol dire rendere la spesa più cara.