Inchiesta Toti, Signorini tace dal gip
i profila anche l'ipotesi di finanziamento illecito ai partiti
Nell'inchiesta della Procura di Genova per cui il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti è agli arresti domiciliari, si profila anche l'ipotesi di finanziamento illecito ai partiti, al momento contestata a Francesco Moncada, il componente del consiglio di amministrazione di Esselunga e destinatario di una misura interdittiva per corruzione, e a Maurizio Rossi, l'editore di Primocanale, perquisito nei giorni scorsi. Sono questi alcuni dei nuovi particolari dell'indagine che sta scuotendo il mondo della politica e che ha portato ai domiciliari, oltre a Toti, anche il suo capo di Gabinetto, Matteo Cozzani, che risponde di corruzione elettorale con l'aggravante dell'agevolazione mafiosa, e l'imprenditore Aldo Spinelli.
Si profila anche l'ipotesi di finanziamento illecito ai partiti
In carcere invece è finito Paolo Emilio Signorini, l'ex presidente dell'Autorità Portuale del mar Ligure Occidentale che, secondo la ricostruzione dei pm guidati da Nicola Piacente, sarebbe stato corrotto con circa 500 mila euro tra soldi in contanti, benefit e altre utilità, tra cui 22 soggiorni a Montecarlo con serate al Casinò, fiches comprese, come risulta anche dalle rogatorie avviate dagli inquirenti. E proprio l'ex numero uno del porto di Genova poi diventato ad di Iren è stato il primo ad affrontare l'interrogatorio di garanzia davanti al Gip Paola Faggioni, avvalendosi però della facoltà di non rispondere alle domande. Si è riservato di farlo eventualmente più avanti, solo dopo l'analisi della mole di documentazione raccolta dai magistrati genovesi.