Il caso

Infermiere accusate di narcotizzare i pazienti all'ospedale di Lavagna: trovate tracce di calmanti nel sangue dei ricoverati

I carabinieri stanno realizzato una sorta di censimento per ricostruire il numero dei pazienti che potenzialmente possono essere stati narcotizzati

Infermiere accusate di narcotizzare i pazienti all'ospedale di Lavagna: trovate tracce di calmanti nel sangue dei ricoverati
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E' in corso l'analisi sui cinque pazienti che erano ricoverati all'Obi di Lavagna quando una settimana fa i carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità hanno effettuato il blitz al pronto soccorso lavagnese, al termine del quale erano state accusate due infermiere di aver somministrato farmaci tranquillanti per addormentare i pazienti, al fine di riposare loro stesse durante il turno di notte.

 

I risultati delle analisi

 

Nei laboratori di Sarzana, dove sono stati inviati i campioni da analizzare, sono stati effettuati i primi rilievi legati alle concentrazioni di bianzodiazepine, ma gli inquirenti vogliono approfondire l'eventuale presenza di antipsicotici, inviando così i campioni ad un tecnologico centro di analisi di Pavia.

La segnalazione

Erano state le segnalazioni effettuate ai vertici di Asl4 da parte del personale sanitario che lavora a stretto contatto con le due donne a far partire tutto il procedimento, ma anche le segnalazioni di alcuni familiari dei pazienti ricoverati che avevano notato strani torpori.

Le indagini

I carabinieri coordinati dal sostituto procuratore Giuseppe Longo e diretti dal colonnello Daniele Quattrocchi stanno realizzato una sorta di censimento per ricostruire il numero dei pazienti che potenzialmente possono essere stati narcotizzati: l'ipotesi, che va ancora accertata, è che le due possano aver sedato più di una decina di pazienti ricoverati nell'ospedale di Lavagna.

 

 

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