Rapallo

Insieme per aiutare le famiglie

Centinaia di nuclei assistiti ogni settimana, tonnellate di alimenti raccolti, ma ancora non basta

Insieme per aiutare le famiglie
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«Le emergenze sono tante, ci impegniamo ogni settimana, ma abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti».

È questo il messaggio lanciato dalla presidente della Consulta del Volontariato Ileana Corea che coordina le iniziative solidali del territorio, districandosi quotidianamente tra progetti propri, come il Buon Samaritano, e il sostegno alimentare messo in atto dal Comune per aiutare le famiglie in temporanea difficoltà a seguito della situazione emergenziale.

«Riceviamo tantissime donazioni, eppure non bastano a soddisfare i bisogni di tutti. Basti pensare all’emergenza spesa, per la quale sono stati distribuiti 120 tonnellate di prodotti grazie alle risorse comunali in un solo anno.

E poi le eccedenze alimentari raccolte dal progetto Buon Samaritano, che al netto delle chiusure di numerosi dei fornitori abituali ha raggiunto le 40 tonnellate di materie alimentari raccolte e distribuite in un anno. Altre donazioni sono giunte spontaneamente dai cittadini, permettendo di raccogliere altre 7 tonnellate di derrate che vanno ad aggiungersi alle due ottenute attraverso le raccolte straordinarie e le collette alimentari promosse nei supermercati cittadini.

«Abbiamo una media di 250 nuclei familiari assistiti, mediamente composti da 3 componenti per circa 750 soggetti a settimana serviti di cui 70 minori - commenta Corea - Un dato importante quest’ultimo perché spesso ci siamo auto tassati per comprare qualcosa in più per allietare le giornate dei più piccoli».

Gli sforzi messi in campo ogni settimana da quasi una cinquantina di volontari ora varcheranno anche i confini territoriali:

«Sì perché abbiamo recentemente attivato anche una convenzione con il Comune di Zoagli per il sostegno alimentare».

Un’iniziativa che a Rapllo viene erogata dai Volontari del Soccorso e che a Zoagli vedrà in campo i militi della Croce Bianca.

Se pensiamo ai numeri, sono davvero elevati. Basti tornare con la memoria ai tempi del lockdown per imbattersi in un contingente di 860 famiglie assistite.

Ora i numeri sono inferiori, circa 250, «ma le prospettive per il futuro, specie intorno a marzo e aprile, non sono incoraggianti». I fornitori, che in passato hanno raggiunto picchi di 33 tra bar, ristoranti, hotel e panetterie, adesso intorno ai 15.

«Abbiamo bisogno del sostegno di tutti, raccogliamo le eccedenze alimentari grazie ai nostri volontari specializzati e cerchiamo di andare incontro il più possibile alle esigenze di chi ci offre qualcosa - continua Corea - Mi appello col cuore in mano a chiunque abbia un’attività legata al comparto dell’alimentare, perché anche un solo panino scartato, ma recuperato oggi potrebbe aiutare a riempire la tavola di una famiglia bisongnosa domani. Non lasciateci soli, perché nessuno deve restare indietro e tutti insieme, ne sono certa, riusciremo a ripartire con dignità»

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