Investita dal treno: sulla morte di Veronique Garella spunta l'ipotesi omicidio
Un misterioso buco di un'ora nella ricostruzione degli eventi di quella notte, una lite e lividi sospetti: la morte della giovane barista travolta da un treno a Cavi di Lavagna potrebbe non essere stata un incidente?
È radicalmente cambiato in questi mesi - ne sono passati ormai oltre tre dalla notte della tragedia - l'impianto delle indagini sulla morte di Veronique Garella, la giovane barista chiavarese di 29 anni che ha perso la vita nella notte fra il 20 ed il 21 settembre, investita da un treno a Cavi di Lavagna. Spunta ora infatti l'ipotesi dell'omicidio volontario.
Sulla morte di Veronique Garella spunta l'ipotesi omicidio
Quello che infatti è a lungo stato creduto un incidente - relativamente poca credibilità ha presto avuto presso gli inquirenti l'ipotesi del suicidio - ora si mette concretamente in dubbio con l'apertura - come riferito nel dettaglio dal Secolo XIX di oggi - di un fascicolo per omicidio volontario.
Questo poiché non tornano diversi elementi nella ricostruzione dell'ultima notte di Veronique: dopo il lavoro, la barista aveva incontrato un'amica e con lei si era recata ad una festa sulla spiaggia a Cavi. Dalla festa si allontana alle 4 ma solo un'ora dopo avviene l'incidente mortale in cui sarà travolta sui binari, in quello che inizialmente si era immaginato essere un incidente mentre Veronique li attraversava per raggiungere l'Aurelia. Cosa è avvenuto - e soprattutto con chi - in quell'ora di buco? Un ulteriore elemento a suffragare l'ipotesi violenta è arrivato anche dall'autopsia: sulle braccia della ragazza infatti sono stati rinvenuti dei lividi, non attribuibili all'urto con il convoglio, che potrebbero essere compatibili con una colluttazione che sia poi sfociata in una spinta fatale al passaggio del treno.
In queste settimane le indagini si sono dunque concentrate su questi elementi, oltre che su di una lite che sarebbe avvenuta a quella festa prima della tragedia, per la quale gli amici della ragazza sono stati interrogati. Nulla, beninteso, è ancora certo, ed ancora una volta ci si concentra sulle registrazioni degli impianti di sorveglianza della zona nella speranza di rinvenire elementi concreti, nell'uno o nell'altro senso, per poter dare infine una risposta sicura al perché di quella improvvisa ed assurda morte.