La protesta

#Ioapro1501: è flop anche nel Levante

Alla fine manifestazioni tutt'al più simboliche: anche i più battaglieri hanno ceduto

#Ioapro1501: è flop anche nel Levante
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"Sostegno morale" ve ne è stato senza dubbio, da parte di diverse attività: ma nella pratica nessuno ieri nel Levante ha davvero violato le regole di chiusura imposte alle attività di ristorazione, in occasione della protesta organizzata a livello nazionale e denominata #ioapro1501.

#Ioapro1501: è flop anche nel Levante

Le proteste infatti, laddove vi sono state, si sono mantenute sostanzialmente solo simboliche. A Sestri Levante chi aveva aderito aveva già annunciato una protesta solo simbolica, mantenendo accese le luci dell'attività anche dopo l'orario di chiusura. E così è stato, e alla dimostrazione si sono unite anche attività commerciale non appartenenti al mondo della ristorazione, una trentina di negozi circa parte del Civ dei Carruggi. Analogo scenario a Rapallo, o a Chiavari, dove il Good Bar che aveva aderito era stato ben chiaro nello smarcarsi dagli aspetti più discutibili dell'organizzazione della protesta, annunciando una “apertura di protesta in pacifica e in sicurezza – ha scritto la titolare Roberta Baratta sulla pagina Fb del locale – Ciò significa locale resterà aperto per chiunque voglia passare a salutare a darci il suo appoggio morale. Ma siccome non sono né reazionista né negazionista non verrà effettuato servizio all'interno del locale. Ovviamente sarà fatto l’asporto. Questo perché noi sì vogliamo fare sentire la nostra voce ma in nessun modo vogliamo arrecare danni a nessuno, sia di salute ( eventuali contagi) sia a livello di sanzione che potrebbe prendere chi volesse sostenerci. Ricordo che da noi tutte le norme anti-covid vengono rispettate e continuerà a essere così".

E anche a Lavagna, dove il ristorante Universale aveva invece lanciato messaggi ben più battaglieri, tutto è finito in un buco nell'acqua. "La cena sarà offerta per chi con il suo sostegno, avrà il piacere di passare la serata insieme a noi. Speriamo di vedervi felici e spensierati seguendo sempre le norme che ci consentono di tenere aperta il ristorante anche durante i pranzi. Avremo tutela di legali, i quali ci seguiranno durante tutte le fasi successive", avevano annunciato. Ma la presenza di una pattuglia dei carabinieri a presidio e controllo preventivo ha fatto desistere il titolare, Hector Purro, che ha infine rinunciato ad accogliere la trentina di persone che si erano presentate, limitandosi alla consegna dell'asporto come da norme.

Nel frattempo, ieri, nella sola Chiavari sono scattate oltre 2mila euro di sanzioni per assembramenti a ridosso dei bar: ma tutte a carico della clientela stessa, rea di non rispettare le regole di distanziamento che anzi i locali cercano di imporre ma spesso incontrando un muro di menefreghismo. Sei le multe spiccate durante i controlli dei Carabinieri.

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