La casa vacanza è abusiva, ma fa pagare la tassa di soggiorno... che ancora non c'è

A Camogli l'imposta entrerà in vigore fra un mese, ma il gestore di una struttura - irregolare - già la chiedeva ai propri clienti: per lui una multa da 2mila euro

La casa vacanza è abusiva, ma fa pagare la tassa di soggiorno... che ancora non c'è
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Fa pagare la tassa di soggiorno - che non entrerà in vigore per un altro mese - e la sua casa vacanza è pure abusiva: scoperto dalla polizia di Camogli.

Multa di 2mila euro

A Camogli la tassa di soggiorno entrerà in vigore a partire dal primo aprile: fra un mese dunque, tanto che vi è ancora il tempo per incontri fra Amministrazione ed operatori per illustrare le procedure di segnalazione e riscossione, quale quella organizzata l'8 marzo alle 14.30 in aula di Consiglio. Nel frattempo però c'è qualcuno che già la fa pagare... aggiungendo la truffa all'abusivismo. Già, perché nel corso dei controlli che hanno riguardato le circa 200 strutture assimilabili alle case vacanza che si trovano nel comune di Camogli, svolti nelle settimane passate, la polizia ne ha trovata una che non solo non deteneva i permessi per operare, ma che addirittura già faceva pagare ai propri ospiti un sovrapprezzo attribuito all'imposta di soggiorno. A finire nei guai il proprietario, un uomo non residente a Camogli, che si ritroverà a dover pagare una multa di 2mila euro.
Sotto questo aspetto, come dichiara il vicesindaco ed assessore al Turismo Elisabetta Caviglia sulle pagine del Secolo XIX di oggi, sicuramente l'applicazione dell'imposta di soggiorno non porterà solo liquidità nelle casse comunali, ma contribuirà a far emergere il sommerso.

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