La Fontanabuona perde Andres Solari Vicente
Nipote di un garibaldino che combatte' con Garibaldi a Digione
E’ mancato a Morelia, in Messico, Andrés Solari Vicente, nipote del “garibaldino” Giacomo Solari, nato nel 1854 a Camposasco, arruolatosi come volontario con Garibaldi a 17 anni, combattente nella battaglia dei Vosgi nel 1871 a Digione in Francia e quindi emigrato in Perù, dove aveva sposato Elena Hurtado, dalla quale ebbe sette figli, cinque femmine e due maschi, Humberto e Luis.
A ripercorrere la sua storia è l'esperto di storia locale Renato Lagomarsino.
"Il primo è il padre di Andrés, il secondo di Luis Santiago de La Fuente, entrambi in anni diversi venuti in Italia alla ricerca delle radici ed entrambi personaggi di spicco in Perù - ricorda Lagomarsino -. Luis Santiago fu Ministro della Salute e poi Primo Ministro nei primi anni 2000 mentre suo cugino Andrés, nato nel 1945, è stato docente di Economia all’Università di Lima, è autore di numerosi studi di carattere economico e sociale, ha collaborato con il Ministero dell'Industria dal 1972 al 1976 e quindi, dal 1978, si è trasferito in Messico dove per trent’anni ha insegnato Economia all’Università San Nicolàs de Hidalgo.
Ha sposato Eliana Martha Lauda e ha due figlie: Melina, che attualmente vive in Francia, e Yamila che è nel Texas".
La visita di Andrés, di sua moglie e della figlia Melina a Camposasco, il paese di origine di Giacomo, è avvenuta nel settembre del 2022 sulla scorta delle ricerche genealogiche svolte da Pier Felice Torre nel 2012 e successivamente da Renato Lagomarsino per individuare eventuali lontani parenti.
In quella occasione aveva portato con sé la prima edizione del suo libro “Un garibaldino en Perù” nel quale, ripercorrendo la vita del suo avo ricostruita su documenti e dal preciso racconto che gliene fece suo padre, ha fatto anche un quadro dell’emigrazione italiana nel Paese andino, soprattutto quella ligure, con molti emigrati provenienti da Chiavari e dintorni.
Alla fine del 2023 aveva pubblicato la terza edizione del libro, un volume di 542 pagine, e ne aveva inviato copia a Lagomarsino auspicando che potesse trovare un editore disposto a farne la traduzione per pubblicarlo anche in Italia. Ad aprile c’è stato ancora uno scambio di messaggi, e quindi un lungo silenzio.
La notizia della sua scomparsa, avvenuta il 2 agosto, è stata data dalla figlia Melina ad Ambros Lagomarsino che nella scorsa primavera aveva accompagnato sui “luoghi della memoria” alcuni suoi cugini. Aveva 79 anni.