La protesta in piazza del mondo dei matrimoni
Il settore, colpito duramente dalla crisi, chiede di poter tornare a lavorare in sicurezza

Il mondo del wedding è sceso ieri in piazza, a Genova e in tutta Italia, per chiedere una data certa per la ripartenza dei matrimoni, e sostegni economici concreti, non semplici palliativi, parametrati al calo di fatturato riscontrato nell'ultimo anno, in cui l'85% delle cerimonie è stato annullato.
Auto d'epoca e abiti da sposa per denunciare la crisi
Nella centralissima piazza De Ferrari a Genova, i manifestanti hanno portato in piazza auto d'epoca ed abiti da sposa.
"Il settore dei matrimoni e delle cerimonie in Liguria genera un fatturato di circa 2 miliardi all'anno e occupa 30 mila lavoratori, nel 2020 a causa delle restrizioni anti covid ha subito un calo del fatturato dell'85%, servono linee guida per una ripartenza in sicurezza", ha chiesto al Governo il direttore di Confesercenti Liguria Andrea Dameri durante la protesta organizzata dal coordinamento nazionale "Insieme per il wedding".
Richieste chiare sui volantini della protesta: "Vogliamo linee guida per ripartire in sicurezza" e "Vogliamo una data certa".
Per il settore non ci sono al momento ristori.
I numeri in Liguria
Sono stati 4.662 i matrimoni celebrati in Liguria nel 2019.
"I pochi matrimoni dell'anno scorso si sono svolti senza ricevimenti e molto altro - ha evidenziato Dameri -. Sono state duramente colpite le agenzie di viaggio, i fotografi, fino alla ristorazione e gli alberghi".
Manifestazione analoga è avvenuta a Sanremo: https://primalariviera.it/cronaca/wedding-planner-in-piazza-fateci-lavorare-in-sicurezza/
La locandina della manifestazione: