Zona arancione

La protesta simbolica dei ristoratori a Sestri Levante

Saltate le prenotazioni per San Valentino e un sacco di cibo da buttare (che però, ovviamente, sarà invece donato in beneficenza)

La protesta simbolica dei ristoratori a Sestri Levante
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Si sono riuniti attorno alle 11 di fronte al palazzo municipale di Sestri Levante i ristoratori locali che hanno aderito ad una protesta simbolica per lamentare il danno subito a causa dell'entrata della regione in zona arancione a partire da oggi, proprio cioè nel giorno di San Valentino.

La protesta simbolica dei ristoratori a Sestri Levante

Come già detto più volte, e lamentato da ristoratori di svariate aree, il danno per gli imprenditori è stato doppio: da una parte tutte le prenotazioni andate perdute per quel pranzo di San Valentino da tutto esaurito che avrebbe rappresentato una boccata d'ossigeno per la categoria già tanto provata. Dall'altra l'ulteriore perdita di danaro speso nel cibo ed ingredienti appena acquistati proprio in previsione di oggi: questo in quanto il passaggio in zona arancione è stato dichiarato solo nelle ultime ore ed, allo stesso tempo, anche la Regione stessa ha provato a "reagire" solo ieri.

Insomma, poco conta dove si fermi il rimpallo delle attribuzioni di colpa (per Toti un "atteggiamento punitivo" del Governo, per le opposizioni regionali al contrario proprio di Toti la responsabilità di non essere intervenuto prima per contenere il contagio nell'imperiese e al contempo di non aver davvero comunicato ai ristoratori le reali prospettive quando in odore di arancione eravamo in realtà già da diversi giorni), in un modo o nell'altro, ancora una volta, a pagarne le conseguenze sulla propria pelle sono proprio loro.

Nella manifestazione di protesta a Sestri, infatti, i ristoratori hanno portato con sé parte del materiale alimentare che finirebbe buttato via: naturalmente così non sarà, è infatti intenzione degli imprenditori donarlo in beneficenza.

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