La tonnarella di Camogli rinasce dalle ceneri

«Anche senza soldi, dopo l’incidente l’abbiamo rimessa in mare»

La tonnarella di Camogli rinasce dalle ceneri
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Torna in mare la Tonnarella. Distrutto lo scorso anno nella notte tra il 25 e il 26 aprile da una grossa imbarcazione pirata, rimasta ad oggi sconosciuta, l'antico impianto di pesca verrà rimesso davanti a Punta Chiappa.

La tonnarella di Camogli rinasce dalle ceneri

La conferma viene dall'direttore della «Cooperativa pescatori Camogli» Mario Mortola: «Anche senza soldi – dice il direttore – comunque abbiamo deciso di rimetterla in mare». Ancora nessun finanziamento da enti pubblici è giunto, ma è salda l'idea di riposizionare l'impianto, anche se nessuno ha pagato per il gravissimo danno arrecato: 150mila euro, mai  recuperati perché il colpevole non c'è. Mentre la cooperativa continua a cercare finanziamenti, gli uomini, tra cui il presidente Simone Gambazza, hanno tessuto le reti e lavorano ai cavi, con l'obiettivo di ricostruire la Tonnarella, con reti in fibra di cocco, giunta, come tutti gli anni, dall'India. È certo al 90% che la Tonnara ritornerà a pescare: «Intanto abbiamo deciso di rimetterla giù – prosegue il direttore – anche senza soldi e speriamo di rifarci, poi, poi con la pesca».

Lo scorso anno il disastro è avvenuto a stagione appena iniziata, così i pescatori non hanno raggiunto neppure i 10mila euro di guadagno, ma la solidarietà non è mancata: se le istituzioni sono latitanti, ecco che i singoli, ma anche il presidio Eataly, si è mosso e ha lanciato online, sulla piattaforma Produzioni dal Basso, la campagna di crowdfunding: ‘Salviamo la Tonnarella di Camogli’. Un contributo, poi, dovrebbe arrivare a breve di circa 15mila euro, ottenuto promuovendo i piatti di acciughe di Camogli. Al borgo è stato pubblicato un volume fotografico, in collaborazione col Cenobio dei Dogi: «Teneramente atteso», grazie a Giuseppe Giusto, premiato alla manifestazione «San Valentino innamorati a Camogli», che devolverà il ricavato alla Cooperativa. Servirebbero almeno 40mila euro, per poter pagare i pescatori, mentre si attende il tavolo di crisi con il governo, che il Comune sta cercando di attivare. «Abbiamo chiesto subito l'intervento del Ministero – spiega il sindaco Francesco Olivari – e, insieme alla Capitaneria, supportato le ricerche per trovare responsabile del disastro. Con l'area marina stiamo collaborando per il nuovo progetto dell'allestimento dell'impianto».

Un altro importante supporto potrebbe arrivare dalla manifestazione della «Sagra del Pesce», dove ogni anno i piattini consegnati dietro offerta, servono a supportare associazioni benefiche. Quest'anno l'idea potrebbe essere quella di devolvere ricavato alla Tonnarella in difficoltà.

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