La Val Fontanabuona piange padre Celso da Favale

Nato nel 1922, il frate cappuccino era un testimone prezioso dell'entroterra

La Val Fontanabuona piange padre Celso da Favale
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Val Fontanabuona in lutto per la scomparsa di padre Celso da Favale: aveva 95 anni.

Testimone prezioso di tanti avvenimenti, era attaccato alla sua terra

L'entroterra piange la scomparsa di padre Celso da Favale, al secolo Renato Crino. Il frate, nato nel 1922 nella valle del Malvaro, aveva un grande attaccamento alla sua terra.

«Non abito a Favale - aveva detto in una recente edizione della Festa dell'Emigrante- dal 1935, ma nessun convento è riuscito a cancellare l'amore per la mia terra».

Padre Celso era stato testimone di tanti avvenimenti che aveva contraddistinto la vita di Favale. C'era lui, nel 1989, insieme al senatore Paolo Emilio Taviani e al sindaco Andrea Demartini a benedire l'inaugurazione del monumento all'emigrante. Il cappuccino avevascritto persino due libri per manifestare l'affetto verso la terra d'origine e con l'intento di tramandarne ai posteri le vicende accadute nel secolo scorso.

Una memoria unica in grado di ricordare persino le travagliate storie della chiesa, non ultima quella avvenuta alla fine dell'Ottocento a seguito dell'eresia valdese perpetrata dalla famiglia Cereghino. Vicenda che sino alla prima metà del secolo scorso è stata oggetto di profonde divisioni.

I funerali si svolgeranno martedì 14 agosto a Genova alle 10 nella chiesa di N.S. di Lourdes e S. Bernardino di salito Rocchino e alle 16.30 nel santuario di Nostra Signora del Rosario a Favale.

Nel prossimo numero de Il Nuovo Levante in edicola venerdì 17 agosto ampio servizio.

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