Lampadine votive nei guai a Uscio

Un problema ereditato dalla precedente amministrazione comunale

Lampadine votive nei guai a Uscio
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Anche i morti fanno discutere. Tra le tante problematiche che il sindaco Giuseppe Garbarino ha ereditato dal suo predecessore Massimiliano Bisso, c’è anche quella delle illuminazioni votive.

Un contratto scaduto nel lontano 2010, mai rinnovato

Un servizio, quello delle illuminazioni votive, svolto dalla O.L.V. di Empoli a fronte di un contratto scaduto nel lontano 2010 che non è mai stato rinnovato. L’azienda toscana, a seguito del lavoro svolto, erogava una somma fissa al Comune.  Oltre la corrente elettrica venivano fornite le lampadine, mentre i parenti dei defunti versavano un canone annuo di circa 10 euro. Scaduto il contratto, la O.L.V. ha continuato ad inviare  il consueto bollettino annuale di pagamento. Solo dopo diversi solleciti del Comune, che chiedeva tra l’altro di conoscere l’ammontare degli utenti, è stata corrisposta una congrua cifra. Resta il fatto che il contratto non è stato prorogato e l’azienda non ha mai fornito l’elenco di quanti pagano il canone.

La giunta si è rivolta ad un legale per risolvere la questione

Ora la giunta ha deciso di rivolgersi ad un legale per risolvere la questione. A seguito della querelle tra l’azienda e il Comune negli ultimi anni molti bollettini non sono stati pagati dagli usciesi. Le soluzioni prospettate sono soltanto due, il rinnovo del contratto una volta risolto il contenzioso relativo alle somme pregresse oppure la decisione dell’amministrazione comunale di gestire in proprio il servizio di illuminazione votiva.

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