Le due facce del Natale «difficile»: due anziani in fuga a Chiavari, ritrovati dalla polizia
Per una 97enne i parenti riunitisi per il pranzo di Natale si erano fatti insopportabili. Per un 92enne, invece, ad essere insostenibile era l'opposta, tetra atmosfera della casa di riposo, «piena di ammalati»
Due episodi di anziani fuggiti durante le feste, una da casa e uno da una residenza protetta, rintracciati dalla polizia di Chiavari.
In fuga una 97enne ed un 92enne
A Natale siamo tutti più buoni? Così si suol dire, ma di certo tendiamo spesso ad essere tutti più esasperati. Dagli "obblighi" conviviali in primis, come quegli interminabili pranzi natalizi in cui tutta la famiglia si deve riunire, sorridente, anche quando in realtà fra qualche "parente serpente" screzi e dissapori non mancano e dietro quei sorrisi vi sono invero mascelle serrate e ringhi sopiti.
Uno dei due episodi di anziani allontanatisi nei giorni di Natale e rintracciati dalla polizia di Chiavari, raccontati dal Secolo XIX di oggi, pare potersi inscrivere in questo stereotipato dipinto: proprio nel giorno di Natale una donna di ben 97 anni si è allontanata da casa, dove la famiglia era alle prese con la preparazione del pranzo. Solo in seguito i familiari dell'anziana si sono accorti della sua assenza ed hanno allertato la polizia: gli agenti l'hanno trovata in centro, sotto la pioggia, ma solo l'intervento di un amico è riuscito a convincere la donna a rientrare fra i parenti per il pranzo natalizio. Perché lei proprio non ne voleva sapere: all'origine dell'iniziale rifiuto nessun caso di maltrattamenti, si è tenuto a sottolineare. Ma il Natale in famiglia, appunto, talvolta è una bella gatta da pelare.
Di segno opposto, e sicuramente aneddotica che suscita ben meno "divertimento", l'altro episodio analogo in cui, sempre a Chiavari, ad essere ritrovato dalla polizia è stato nella sera di Santo Stefano un 92enne, allontanatosi da una casa di riposo della città dove è residente. Agli agenti l'uomo ha spiegato di non voler ritornare al ricovero per anziani poiché «pieno di ammalati». Anche in questo caso si è resa necessaria un'opera di convincimento, andata a buon fine, ma non si può evitare di riconoscere, con un po' di stretta al cuore, l'altro polo della paradossale insostenibilità, talvolta, delle feste: da una parte la "troppa" famiglia che talvolta resta indigesta, dall'altra la solitudine ed il senso di abbandono degli anziani, che si sentono "dimenticati" nelle case di cura. Sono anch'esse, entrambe, due facce del Natale.