Le sardine scendono in piazza a Recco contro la chiusura dei Centri di accoglienza di rifugiati a Sori e a Recco

In piazza ci sarà anche il vice presidente nazionale dell’Anpi Emilio Ricci

Le sardine scendono in piazza a Recco contro la chiusura dei Centri di accoglienza di rifugiati a Sori e a Recco
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Dopo il grande successo a Bologna arrivano anche dal mare del Golfo Paradiso le sardine per salvaguardare i principi di accoglienza, solidarietà e partecipazione.
Si tratta di un flash mob, senza bandiere, simboli o partiti, organizzato sotto alla piazza del Comune di Recco sabato 25 gennaio alle 16 con la presenza del vice presidente nazionale dell’Anpi, Emilio Ricci.

"Vicini  a chi difende i diritti dei più deboli"

"La deriva leghista emerge anche a Recco e a Sori, proprio dove Matteo Salvini passa le vacanze e dove ha annunciato la 'pulizia di massa, in un territorio chiamato Golfo Paradiso capace di dare accoglienza non solo ai turisti ma anche a chi oggi scappa da guerre, fame, violenza per costruire una vita dignitosa" spiegano.

“La partecipazione dell’Anpi al flash mob è importante e molto sentita. Siamo vicini a chi difende i diritti dei più deboli degli esclusi delle minoranze. Partecipiamo con molta dedizione a chi si richiama ai fondamentali diritti costituzionali nati dalla resistenza e dalla Liberazione”  dichiara il vice presidente nazionale dell’Anpi, Emilio Ricci.

I rifugiati ospitati nel borgo

Nel corso di questi anni i rifugiati ospitati nei centri Sprar di Sori e di Recco non hanno mai creato problemi per la comunità, intorno a loro si è creata una rete di volontari, cittadini di Recco, Sori, Pieve Ligure, Camogli e Avegno che hanno sostenuto i processi di integrazione. Oggi a Recco sono presenti 12 persone fra donne e bambini, a Sori sono 6: tre mamme e tre bimbi, recentemente è nato un bimbo che ha poco più di una settimana.

"Nonostante questa esperienza sia valutata positivamente e non rappresenti un costo per i bilanci comunali i due sindaci hanno deciso di chiuderla con motivazioni non accettabili per chi ricopre un incarico pubblico - spiegano -. Per questi motivi le sardine hanno deciso di organizzare nel Golfo Paradiso un flash mob, questo è un movimento spontaneo, il suo popolo è composto da 'persone normali', gente di tutte le età che si guarda negli occhi in una piazza piena, sente l’energia crescere, sente che si sta risvegliando e manifesta in maniera pacifica. Perché anche qui non c’è niente da cui essere liberati. Noi siamo sardine libere, e adesso ci troverete ovunque. Benvenuti in mare aperto".

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