Lezioni a distanza in caso di allerta

Doppia priorità: sicurezza e formazione dei ragazzi. Bagnasco annuncia di voler presentare un progetto al Miur

Lezioni a distanza in caso di allerta
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Chiusure scolastiche da maltempo? Rapallo studia la possibilità di introdurre un sistema di lezioni a distanza per garantire la continuità della didattica.

Persi quattro giorni di scuola da inizio anno: spunta un’ipotesi per garantire il prosieguo regolare della didattica

Sono infatti già quattro i giorni di scuola persi da inizio anno a seguito delle allerte meteo. O meglio, quattro i provvedimenti di chiusura dei plessi disposti dalla maggior parte dei sindaci del territorio. Non tutti, va detto: ci sono primi cittadini, come quelli di Leivi e Cogorno, che non hanno mancato di assumersi responsabilità dirette, ritenendo che le scuole del loro Comune fossero in grado di garantire l’incolumità degli studenti. C’è Chiavari, dove le uniche scuole tassativamente interessate da provvedimenti di chiusura sono quelle poste in prossimità del torrente Rupinaro. Rapallo - come Santa e decine di altri Comuni - fino a questo momento ha invece sempre propeso per la chiusura indiscriminata. Diversamente potrebbe avvenire in un prossimo futuro se mai avrà seguito la proposta di digitalizzazione delle lezioni formulata nei giorni scorsi dal Sindaco e dal consigliere incaricato alla scuola Laura Mastrangelo. L’idea è quella di creare una piattaforma digitale - analoga a quelle adottate dalle università o per la formazione a distanza degli iscritti agli ordini professionali - che consenta ai docenti di svolgere lezioni in streaming o registrate che gli studenti potranno seguire da casa evitando gli spostamenti. Una proposta che che dovrà essere sottoposta al Miur prima di poter essere adottata, ma di cui si inizierà a discutere già oggi insieme ai presidi. Per essere attuata richiederà il potenziamento delle dotazioni informatiche delle scuole e la necessità di idonee connessioni internet a casa degli studenti.

"L’incolumità dei nostri bambini viene prima di tutto - dichiara il sindaco Carlo Bagnasco - ma non di meno ci interessa la loro formazione scolastica. Presenterò il progetto al Governo centrale, alla Regione Liguria e ad Anci facendomi portavoce di un sistema scolastico moderno che vedrà Rapallo capofila, primo comune in Italia".

Di soluzioni analoghe, in realtà ne sono già state adottate: si veda ad esempio Portofino, i cui studenti hanno potuto seguire le lezioni a distanza in diretta streaming.

"È nostro dovere – dichiarò l’allora Ministro Marco Bussetti – fare in modo che i ragazzi possano frequentare le lezioni anche in situazioni di emergenza: è per questo che ci siamo da subito mossi, insieme alla Regione, per attivare il servizio di scuola telematica. Dobbiamo fare tutto il possibile per garantire loro la continuità didattica, anche attraverso metodi non convenzionali o soluzioni temporanee, come è stato anche nel caso del crollo del Ponte Morandi a Genova".

Quanto alla proposta rapallesi di digitalizzazione delle lezioni "sarà oggetto di un attento studio in sinergia tra Comune, Istituti e dirigenti scolastici di Rapallo, principali attori nel processo di formazione degli studenti e indispensabili per la concretizzazione e organizzazione di questo progetto - sottolinea il consigliere Mastrangelo - Il rapporto con i dirigenti scolastici, sin dall’inizio del mio incarico, è stato davvero proficuo, non solo durante le allerte ma anche in situazioni di normalità che, sono convinta, renderà il sistema scolastico Rapallo, ancor più competitivo".

Vista la corsa a soluzioni alternative, resta tuttavia irrisolta una questione: quanto sono sicure le scuole cittadine?

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