L’idea: una grande isola pedonale per rilanciare negozi e ristoranti
La proposta politica dovrà ora essere valutata da un’apposita commissione

Pedonalizzare la città per tutta l’estate, o meglio dare la possibilità ai commercianti di allargarsi ben oltre le concessioni di suolo pubblico normalmente attribuite e, alle famiglie, di passeggiare liberamente per tutto il centro cittadino.
Rapallo
"L’idea politica - spiega il sindaco Carlo Bagnasco - è quella di poter transitare liberamente dalla stazione al lungomare. Il rosso diventerà così ogni sera una sorta di red-carpet permanente dove troveranno spazio i ristoranti, mentre nella parte centrale si potrà camminare in tutta tranquillità e sicurezza".
"Potremo realizzare una grande isola pedonale, per far apprezzare questo bellissimo scenario a visitatori e residenti e rendere al contempo ancor più attraente e appetibile la nostra città", aggiunge il presidente del Consiglio Mentore Campodonico.
Si tratta di "un aiuto a tutti gli esercenti. Per i nostri commercianti e ristoratori vogliamo fare il massimo - prosegue Bagnasco - Garantiremo e daremo loro tutto quello che possiamo, nel nostro caso, quindi, tutto il fronte mare, ma perché no, anche il centro".
A delineare fattivamente la proposta sarà una Commissione tecnica, sulla scorta delle indicazioni che giungeranno dal Governo centrale e dalla Regione Liguria per garantire le distanze di sicurezza richieste.
"In tanti ci chiedono ogni giorno che cosa faremo per aiutare chi è in difficoltà - prosegue Bagnasco - In questo momento stiamo monitorando tutte le novelle legislative, che mutano di giorno in giorno, per poter dare risposte".
Nel frattempo il primo cittadino rapallese ha emanato una nuova ordinanza in materia di contenimento del Covid-19 che, sostanzialmente, estende l’obbligo di mascherina anche all’aperto e non più solo all’interno dei locali chiusi come avveniva fino a domenica scorsa. All’articolo 4 del nuovo testo comunale si legge infatti che è disposto «l’utilizzo obbligatorio delle protezioni delle vie respiratorie, correttamente indossate, per accedere agli spazi aperti, pubblici o accessibili al pubblico, in presenza di altre persone e in particolare quando non sia garantito il distanziamento sociale». Un obbligo dal quale sono esclusi solo i bambini di età inferiore ai sei anni e le persone con disabilità o patologie certificate non compatibili con l’uso continuativo di mascherine e protezioni.