"Like in a fairy tale", musical su Sestri Levante degli studenti del "Natta-Deambrosis"
Parla della nascita della città dei due mari
“Like in a fairy tale", come in una favola. È il titolo del musical proposto dal “Natta Deambrosis” di Sestri Levante preparato con passione e competenza da un gruppo di studenti e di docenti nell'ambito del Progetto Ripartenze e del Pon artistico-teatrale e musicale Apprendimento e socialità.
Parla della nascita della città dei due mari
Circa sei mesi di lavoro con una trentina di studentesse e studenti coinvolti, compresi i membri dello staff tecnico. Un connubio di teatro, musica suonata dal vivo, danza e socializzazione con il tocco originale di un paio di scritti elaborati da una studentessa ed uno studente. Lo spettacolo è stato presentato a tutti gli studenti dell’istituto al mattino di ieri, oggi e domani. L’unico spettacolo serale (dedicato a personale docente e Ata - classi 5^- familiari degli interpreti della rappresentazione e dello staff del laboratorio) è stato oggi, martedì 31 maggio.
I docenti referenti del progetto Maria Cristina Casazza, Cristina Morin e Nicola Pierpaoli spiegano alcuni aspetti del musical: “Verrà presentata la storia della nascita di Sestri Levante, la splendida città dove ha sede la nostra scuola, tra favola e verità, emozioni, risate e qualche lezione di vita. È stata una bella opportunità concretizzare questo musical confrontandosi settimana dopo settimana con gli studenti. Chi ha partecipato si è messo veramente in gioco facendo conoscere dei talenti che a volte rimanevano nascosti nella frequentazione ordinaria della scuola. Esprimere qualcosa di sé, attraverso la musica o il teatro, ha permesso ad alcuni studenti di attraversare meglio anche questo periodo complesso per gli adolescenti”. Il confronto tra adulti e giovani ha messo in atto uno dei fondamenti del sistema scolastico che è l’azione educativa, accompagnando gli studenti a diventare persone che “prendono in mano la loro vita”. Aggiungono i docenti: “La partecipazione degli studenti è stata costante. Durante la preparazione, l’intelletto è stato sollecitato ad adattarsi alla situazione verosimile o fantastica richiesta; la psicomotricità è stata interessata dalla mimica o dalle azioni attinenti alla scena da rappresentare. Si sono sviluppati inoltre il senso critico, la capacità di distinguere il bello dal brutto, il bene dal male, i valori dai disvalori. La recitazione inoltre ha avuto un effetto benefico sulla timidezza e sull’inibizione”