Listeria monocytogenes nella mortadella bio prodotta in Italia
Allerta lanciata da Francia e Lussemburgo: i lotti sinora interessati sono prodotti nel comasco e destinati all'esportazione, ma l'azienda naturalmente vende anche in patria

Listeria monocytogenes nella mortadella bio prodotta in Italia. Allerta lanciata dalla Francia.
Listeria monocytogenes nella mortadella bio prodotta in Italia
La Francia ha attivato il 29 novembre il Sistema rapido di allerta europeo (Rasff n° 2019.4218) avvisando le autorità sanitarie dei diversi Paesi europei circa la presenza Listeria monocytogenes in mortadella bio prodottain Italia, distribuita anche in Francia. Nello specifico si tratta del lotto 199298 della “Mortadella Bio Fumagalli 70g” confezionata in busta, Codice a barre 8002469691548 con TMC 09/12/2019, prodotta dall’azienda Fumagalli Industria Alimentari SpA in Via Briantea, 18 a Tavernerio, in provincia di Como.
Il motivo del ritiro è una contaminazione da Listeria monocytogenes, responsabile della patologia detta listeriosi. Tale malattia è particolarmente pericolosa per le persone immunodepresse, malati di cancro, diabete, Aids, persone anziane, neonati e donne in gravidanza. Nelle persone immunocompetenti l’infezione da listeria è spesso lieve o addirittura asintomatica. Negli individui immunodepressi, invece, possono svilupparsi una serie di sintomi gravi, talvolta letali. Durante la gravidanza la listeriosi può provocare un aborto spontaneo oppure una setticemia o una meningite neonatale. Ecco perché l’allarme è comparso immediatamente.
Ad oggi l'allerta è stata lanciata in Francia e Lussemburgo, mentre il Ministero della Salute italiano non riporta per ora segnalazioni: ma, per ulteriori informazioni, è possibile contattare il servizio clienti FUMAGALLI al numero +39 338 6502502.
Un analogo problema si era presentato ad ottobre 2014 per la mortadella biologica e prosciutto cotto bio venduti nei supermercati Auchan e Carrefour in Francia, sempre prodotti dal salumificio italiano Fumagalli. Anche in questi casi si è trattato di salumi confezionati in busta ed oltre al ritiro dagli scaffali anche il richiamo per informare i clienti con comunicazioni sul sito e cartelli nei punti vendita. La notizia fu anche ripresa dal Sistema di allerta rapido europeo (Rasff). L’azienda allora sostenne che il problema aveva riguardato solo lotti venduti in Francia.