"Lo scempio sull'Entella prosegue"
L'affondo di Giovanni Melandri, per il comitato "Giù le mani dal fiume Entella"
«Lo scempio sull’Entella prosegue», lo afferma Giovanni Melandri, per il comitato “Giù le mani dal fiume Entella”.
Le dichiarazioni di Melandri
«I lavori demolitori nell’area di cantiere sul fiume Entella, nel quadro del progetto di presunta mitigazione idraulica, consistente principalmente nei noti famigerati muraglioni d’argine sono riprese in grande stile. Gli alberi sul seggiun e nelle sue vicinanze, che contribuiscono a garantire la tenuta dell’antico argine napoleonico, che ha sempre protetto la Città di Lavagna dalle piene del fiume, quindi per oltre 2 secoli, sono tagliati sistematicamente alla radice. Poco importa ai mandanti di quello, che personalmente considero un reato ambientale ed un attentato alla sicurezza della Città di Lavagna, che quell’area sia gravata da una proposta di vincolo ambientale, per cui, in attesa del perfezionamento dell’iter burocratico, quel territorio dovrebbe essere preservato dagli interventi che lo stanno distruggendo. Non sembra neppure rilevare la mancanza di un accordo di programma, che legittimi l’esecuzione dei lavori in corso. Le istituzioni che cosa fanno? Vuoi per complicità, vuoi per codardia, di fatto rimangono pochi proprietari a cercare di resistere da soli come possono; a loro va la più sincera gratitudine ed a quanti si adoperano in questi giorni per documentare quanto sta succedendo».