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Mahmoud Abdalla, la famiglia in un video lancia l'appello: "Adesso ridateci il corpo"

Sui social di una tv egiziana lo sfogo e l'appello

Mahmoud Abdalla, la famiglia in un video lancia l'appello: "Adesso ridateci il corpo"
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"Adesso ridateci il corpo": arriva da Fayum, in Egitto, l'appello straziante e disperato di  Mahmoud Abdalla, il 18enne barbiere ucciso a Genova, fatto a pezzi e gettato in mare a Chiavari. Un dolore inimmaginabile per una famiglia, che sui social di un'emittente televisiva egiziana ha lanciato un appello:

In Egitto vivono la mamma, il papà e la sorellina disabile, per la quale Abdalla era venuto in Italia tre anni fa, nel 2020, per pagare le sue cure e dare un aiuto concreto alla famiglia.

Imparando un lavoro nel quale stava diventando sempre più bravo ma che si era trasformato in un incubo. “Qualcuno lo infastidiva, tenevano i suoi soldi", ricorda la famiglia, disperata.

Una situazione confidata ai suoi, l'ultima chiamata domenica 23 luglio e la ripromessa di risentirsi presto.  Invece è scomparso per sempre, ucciso barbaramente e fatto a pezzo nei peggiori dei modi.

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