Maltrattamenti, dal 31 gennaio telecamere in tutte le strutture sanitarie residenziali
Approvata in commissione regionale la proposta di legge. Ardenti: «garanzia e una sicurezza non solo per i degenti e le loro famiglie ma anche per tutti gli operatori che lavorano nelle strutture con dedizione e impegno»
Maltrattamenti, dal 31 gennaio obbligo telecamere nelle strutture sanitarie residenziali della Liguria. Ardenti (Lega): tutelati anziani degenti e lavoratori.
Maltrattamenti nelle strutture sanitarie, dal 31 gennaio obbligatorie le telecamere
«Basta maltrattamenti dei nostri anziani e disabili e via libera all’installazione delle telecamere in tutte le strutture sanitarie residenziali della Liguria, che diventeranno obbligatorie dal prossimo 31 gennaio». Ieri la II Commissione regionale Sanità ha finalmente approvato la proposta di inserire l’obbligo delle telecamere nel ‘Manuale di autorizzazione’ per le strutture, che è stato presentato dalla vicepresidente e assessore alla Sanità Sonia Viale. Il provvedimento ora è passato alla giunta per la definitiva approvazione. Le telecamere saranno obbligatorie sia negli spazi comuni sia nelle camere dei degenti (previa autorizzazione degli utenti ovvero dei famigliari che hanno a carico l’anziano o il disabile).
«La privacy sarà quindi salvaguardata», spiega Paolo Ardenti, parte della commissione e vice capogruppo regionale della Lega, «rispettando rigorosamente le normative vigenti. Per esempio, le immagini non potranno essere custodite per oltre 72 ore dai responsabili della struttura e, in ogni caso, potranno essere divulgate solo ed esclusivamente all’Autorità giudiziaria che ne faccia richiesta».
«L’iniziativa delle telecamere obbligatorie è una garanzia e una sicurezza non solo per i degenti e le loro famiglie - continua Ardenti - ma anche per tutti gli operatori che lavorano nelle strutture con dedizione e impegno».