Cerimoniali vs sicurezza

Matrimoni al tempo del Covid, le regole per i ricevimenti

Le linee guida per non rinunciare al giorno più bello

Matrimoni al tempo del Covid, le regole per i ricevimenti
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Gli abbracci alla sposa, i baci dopo le foto di rito, le pacche fraterne sulle spalle allo sposo. No, niente di tutto questo. Al loro posto, mascherine, distanza di sicurezza e gel disinfettanti. Il matrimonio ai tempi del Covid-19 è anche e sopratutto questo: sicurezza in primis. Ed è per questo motivo che almeno il 90% delle nozze, durante il 2020 è stato rinviato. Perché il giorno più bello della nostra vita deve rimanere tale.

Così cambia il matrimonio

Per chi non vuole proprio rinunciare però, ci sono regole ben precise da seguire, stabilite dalla Conferenza delle regioni per i banchetti nei matrimoni ma anche per quanto riguarda i congressi.

Mascherine

Gli invitati al ricevimento dovranno indossare le mascherine negli ambienti sia interni che esterni dove non è possibile rispettare il metro di distanza. Il personale di servizio che sarà a stretto contratto con gli invitati devono indossare la mascherina e pulirsi spesso le mani con il gel igienizzante mentre i gestori del locale dovranno conservare la lista degli invitati per almeno 15 giorni.

Distanze

I gestori dei locali dove si terrà il banchetto o il pranzo di nozze, dovranno riorganizzare gli spazi per garantire l’accesso al posto in maniera ordinata ed evitare assembramenti e se possibile organizzare percorsi separati per l’entrata e per l’uscita. Si potrà fare il brindisi ma saranno proibiti abbracci, baci agli sposi e i balli di gruppo.

I tavoli dovranno essere posizionati in modo da mantenere 1 metro di distanza tra gli ospiti, ad eccezione delle persone che in base alle regoli vigenti non siano soggetti al distanziamento interpersonale. Vige sempre il buonsenso delle persone.

Quando è possibile si prediligono gli spazi esterni come giardini e terrazze sempre, però, mantenendo la distanza di sicurezza di un metro.

Cibo

C’è una novità ed è quella che oltre ai piatti singoli ora è possibile organizzare una “modalità a buffet mediante somministrazione da parte di personale incaricato, escludendo la possibilità per gli ospiti di toccare quanto esposto e prevedendo in ogni caso, per ospiti e personale, l’obbligo del mantenimento della distanza e l’obbligo dell’utilizzo della mascherina a protezione delle vie respiratorie. La modalità self-service può essere eventualmente consentita per buffet realizzati esclusivamente con prodotti confezionati in monodose”.

“In particolare, la distribuzione degli alimenti dovrà avvenire con modalità organizzative che evitino la formazione di assembramenti anche attraverso una riorganizzazione degli spazi in relazione alla dimensione dei locali; dovranno essere altresì valutate idonee misure (es. segnaletica a terra, barriere,ecc.) per garantire il distanziamento interpersonale di almeno un metro durante la fila per l’accesso al buffet”.

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