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Mercatino di Leivi: bilancio positivo

L’iniziativa viene riproposta da circa una decina di anni, sempre con successo e partecipazione

Mercatino di Leivi: bilancio positivo
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Valorizzazione del territorio e delle sue eccelenze: si è chiuso con il mese di settembre il mercatino agricolo che si svolge in piazzale Sanguineti (località Rostio) a Leivi.

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Un’iniziativa che ormai si ripete da molto tempo e che viene molto apprezzata dai locali e non.

"Anche quest’anno il mercatino ha avuto un buon riscontro – traccia un bilancio Alberto Sanguineti , portavoce – . Sono arrivate persone nuove che hanno domostrato di aver apprezzato i prodotti del territorio. C’è anche da aggiungere che, nonostante il Covid – 19,  gli operatori si sono organizzati in maniera eccellente per rispettare le normative".

Il sipario è calato sull’iniziativa l’ultimo sabato settembre, ovvero il 26, con il mantenimento del solito orario dalle 8 alle 12.

"Nel corso dell’estate sono stati circa cinque i banchetti presenti tra agricoltori e produttori locali, una partecipazione che è dipesa anche dalla quantità di materie prime".

Sui banchi hanno fatto bella mostra di sé ortaggi, frutta, miele e, nell’ultimo periodo, anche funghi freschi e secchi.

"È un progetto di valore ed è altresì la dimostrazione che è importante credere in queste iniziative anche nel piccolo, altrimenti il territorio viene dimenticato. Inoltre è un’ opportunità che mette in luce Leivi che ritengo essere dal punto di vista agroalimentare un' eccellenza".

Il mercatino in piazzale Sanguineti viene organizzato da circa una decina d'anni, i clienti sono per lo più fissi:

"Possiamo dire che circa l’ottanta per cento sono affezionati e che già dalla prima mattina sono sul posto per assicurarsi le primizie degli operatori locali", spiega Sanguineti.

Nel passato si è tenuto anche il mercatino di Natale organizzato con la collaborazione della Scuderia Auto Moto Retrò.

"Si spera di riuscire a replicarlo anche quest' anno ma molto dipende da come si evolverà la situazione sanitaria", conclude Alberto Sanguineti.

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