Moneglia

Milanesi, restate a casa…nostra!

La simpatica idea del monegliese “Levantino” rilanciata dalla stampa nazionale, simbolo di distensione e amicizia

Milanesi, restate a casa…nostra!
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I rapporti fra liguri e “foresti”, in particolare milanesi, si sa, sono sempre proverbialmente difficili, anche se per lo più nei toni scherzosi del “gioco di ruolo” che non di una vera conflittualità.

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Ma in quest’anno balengo purtroppo – e nemmeno del tutto ingiustificatamente – tensioni sono emerse sul serio: è passato appena qualche mese dal periodo di maggiore paura per il contagio da Coronavirus, che notoriamente ha visto la Lombardia esserne il principale focolaio in Italia, nel quale ci si è lasciati andare ad una certa frenesia da caccia all’untore. E poi il conflitto fra la necessità di rivitalizzare il comparto turistico, ferito gravemente dall’emergenza, e i comprensibili strascichi di questi timori. Ecco perché il simpatico – ma significativo – cartello esposto dal ristorante Levantino di Moneglia ha avuto occasione di fare il giro d’Italia, arrivando a colpire persino il governatore lombardo Attilio Fontana.

"Milanesi, restate a casa… nostra!", in breve, è proprio il gioco di parole del cartello, in realtà esposto già da un mese ma negli scorsi giorni notato e ribattuto dalla stampa nazionale e appunto lombarda in particolare. Perché, scrivono i titolari, i milanesi “li vogliamo, anche se arrivano tardi, perché è stato difficile arrivare”, con evidente riferimento all’altro grande caos di questa anomala stagione turistica, quello autostradale.

"La Lombardia ha attraversato uno dei capitoli più difficili della sua storia, ma i liguri in queste settimane hanno saputo accoglierci con un gran cuore, grazie Liguria", ha commentato sui social Fontana: e di questa accoglienza, complicata ma accorata, ecco diventare simbolo proprio Moneglia. E pure al netto di tutti i nostri mugugni, c’è da gioirne.

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