Rapallo

Montallegro e l’inaugurazione virtuale che stride

l progetto di rivalutazione dell’antica mulattiera era stato avviato nel 2016

Montallegro e l’inaugurazione virtuale che stride
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"La festa per il progetto “Salita Montallegro” ci sarà e sarà per tutti, appena questa pandemia ci lascerà le mani libere".

È la promessa del Circolo della Pulce che accoglie in maniera critica l’inaugurazione virtuale del progetto di rivalutazione dell’antica mulattiera che era stato avviato nel 2016 con il contributo economico della Compagnia di San Paolo.

"Nonostante il divieto alla realizzazione di eventi è nostro obiettivo dare un messaggio di speranza per il futuro e portare a conclusione il progetto con un’inaugurazione alternativa» aveva spiegato il sindaco Bagnasco, perché «tutto ciò che gravita attorno al Santuario di Montallegro, cuore pulsante della storia e della vita di Rapallo e dei rapallesi, merita di essere valorizzato e trasmesso, in particolare alle nuove generazioni", aveva aggiunto Mentore Campodonico.

In realtà, contesta il presidente onorario del Circolo della Pulce, Nadia Molinaris, "chi doveva organizzare l’inaugurazione ha avuto tutto il tempo per farlo, ma si è arrivati con inspiegabili lungaggini al 2020". Il progetto, finanziato a fondo perduto dalla Compagnia S.Paolo con Euro 52.500 nasce nel 2016. Avevamo individuato il bando e abbiamo presentato in Comune l’intero progetto chiedendo di partecipare, poiché secondo noi la nostra Mulattiera avrebbe potuto “vincere”. Quasi ignorati sino all’ultimo giorno del termine, solo grazie a Riccardo Repetto che ha sopportato la nostra continua insistenza è stato presentato sul filo di lana e nonostante lo scetticismo ha vinto la somma che, con l’appoggio di Pier Giorgio Brigati è stata accettata, dando il via alla realizzazione del progetto» affidato all’Ente Parco di Portofino.

"Come Circolo abbiamo collaborato e contribuito gratuitamente sin da subito con eventi e sensibilizzando i nostri anziani a diventare protagonisti per scrivere quella storia della Mulattiera che non era mai stata scritta. E i nostri anziani hanno risposto, si son messi quasi in fila per farsi intervistare, hanno portato ricordi, foto, oggetti antichi e personali, custoditi sino ad allora gelosamente nelle loro case".

Il progetto doveva concludersi nel 2017, ma si è andati avanti con proroghe su proroghe.

"L’Inaugurazione si poteva tranquillamente svolgere già nel 2018 o nel 2019 coinvolgendo gli anziani e gli studenti che avevano partecipato e che aspettavano con ansia di veder realizzato quello che era quasi un sogno".

"Oggi col paravento del covid si è finalmente stanziata la somma destinata per fare una inaugurazione virtuale che tra parentesi contempla solo l’aspetto sportivo della nostra Mulattiera perché dal 2016 al febbraio 2020 non si è trovato il tempo. Forse è mancata solo la consapevolezza di quanto fosse e sia importante per molti la storia di un sentiero, diventato fede, diventato strada, diventato fulcro nel tempo, della nostra città - conclude Molinaris - La festa comunque ci sarà, è una promessa e sarà per tutti , per chi indossa mocassini e per chi sa indossare gli scarponi come fossero ballerine, perché la Mulattiera è un bene di tutti, e la realizzeremo senza chiedere nulla anche sta volta, per solo amore del Territorio, dell’Ambiente, della Cultura, della Tradizione, della Storia e soprattutto delle Persone che questa storia l’hanno fatta. Per questo presto o tardi la festa si farà, ricordando e ringraziando tutti quelli che hanno contribuito, in modo particolare Mirella Manara Bergonzini e Giovanni Pernigotti".

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