Morte di Yasmine, il medico legale: "Un intervento precoce avrebbe potuto evitare la sequela di danni"
E' quanto emerso dalle valutazioni del medico Bedocchi

Nuovi sviluppi alle indagini sulla morte di Yasmine Mekkaoui, bimba di 7 anni, che era annegata lo scorso 4 luglio nella piscina del centro "I Fulli" di Sesta Godano, mentre era con il centro estivo di Sestri Levante.
E' morta «a causa del danno ipossico provocato da asfissia meccanica» e «Un intervento precoce avrebbe potuto evitare la sequela di danni» è quanto emerso dalle valutazioni del medico legale Davide Bedocchi. Un intervento tempestivo avrebbe potuto salvarla.
Cinque persone risultano indagate per omicidio colposo: il bagnino e quattro accompagnatrici del centro estivo, accusati di non aver garantito un’adeguata sorveglianza. La famiglia della bambina è assistita dall'avvocata Giulia Liberti. Nei prossimi giorni è atteso l'avviso di conclusione delle indagini preliminari.
Le indagini, basate anche sulle immagini delle telecamere di sorveglianza, hanno ricostruito che Yasmine è rimasta immobile nell'acqua senza che nessuno se ne accorgesse subito. La prima a notarla è stata un’amichetta, che ha avvisato un’educatrice. Quest’ultima si è tuffata per soccorrerla, seguita da un dipendente del centro e infine dal bagnino. Quando i soccorritori sono arrivati, il cuore della bambina era fermo da 50 minuti. Dopo un lungo tentativo di rianimazione, Yasmine è stata trasferita all’ospedale Gaslini di Genova, dove è deceduta due giorni dopo.