Borzonasca

Centro Anidra, deserta la prima data dell'asta giudiziaria

È il luogo dove Roberta Repetto, la 40enne chiavarese deceduta per melanoma, è stata operata per l'asportazione di un nevo

Centro Anidra, deserta la prima data dell'asta giudiziaria
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È andata deserta,  ieri, la prima data dell'asta giudiziaria nella quale sono in vendita le proprietà del Centro Anidra a Borzonasca. Intanto, l’Associazione nazionale Amministratori condominiali ha donato 3000 euro in memoria di Roberta Repetto, all'associazione Melanoma Day.

È il luogo dove Roberta Repetto, la 40enne chiavarese deceduta per melanoma, è stata operata per l'asportazione di un nevo

L'operazione cui fu sottoposta Roberta Repetto, la 40enne chiavarese deceduta per melanoma dopo essere stata operata per l'asportazione di un nevo, al Centro Anidra di Borzonasca è stata «completamente inadeguata. Le è stata negata ogni chance di diagnosi, cura e guarigione» secondo la perizia redatta dal medico legale Francesco Ventura e dall'oncologa Paola Queirolo, incaricati dal giudice delle indagini preliminari. Si aggravano, dunque, le posizioni del medico Paolo Oneda, 47 anni, e del “santone” Paolo Vincenzo Bendinelli, 68 anni, che hanno a lungo guidato il centro olistico della Valle Sturla. Sono entrambi accusati di omicidio volontario con dolo eventuale per la morte della figlia dell’ex sindaco di Chiavari, Renzo Repetto. Secondo le accuse mosse dal pm Gabriella Dotto e dai carabinieri, al Centro Anidra molti adepti sono stati manipolati in maniera quasi settaria e alcune ragazze costrette o indotte a rapporti intimi, e la Procura ipotizza pure la violenza sessuale a carico di Bendinelli e di Paola Dora, psicologa e moglie di Oneda, che avrebbe plagiava gli ospiti. È andata deserta, intanto, la prima data dell'asta giudiziaria nella quale sono in vendita le proprietà del Centro Anidra a Borzonasca.

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