Moto "taroccate", maxi sequestro della Guardia di Finanza
Ma l'importatore ha pagato una sanzione ed è rientrato in possesso dei motoveicoli apponendo una semplice etichetta
Trentotto motociclette di nuovissima produzione provenienti dalla Cina sono state sequestrate presso il Porto di Vado Ligure dai Funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM).
Spacciate per italiane
La merce ed i relativi certificati di conformità sono stati dunque sottoposti a sequestro amministrativo per la violazione prevista dall’art. 4 comma 49-bis della legge 350/2003, che punisce con una sanzione pecuniaria coloro i quali utilizzano i marchi con modalità tali da indurre il consumatore a ritenere che il prodotto o la merce siano di origine italiana.
Ventimila euro di sanzione
L’importatore ha prontamente pagato la sanzione pari ad Euro 20.000 ed ha immediatamente avanzato istanza di dissequestro e regolarizzazione, previa apposizione di adesivo non asportabile riportante la dicitura “Made in PRC” accanto alla punzonatura del telaio ed apposizione, sul libretto di uso e manutenzione dei motoveicoli, della scritta “Designed in Italy and Produced in PRC”.
ADM, da sempre in prima linea per la tutela del “Made in Italy”, già a partire dall’anno 2005, aveva suggerito alle aziende, per le ipotesi di cui alla sopracitata fattispecie, di apporre chiare indicazioni sulle etichette che accompagnano la merce.
L’attività svolta rientra in un più ampio e sempre più collaudato coordinamento operativo negli spazi portuali tra gli organi preposti alle attività di controllo (Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e Guardia di Finanza).