CORONAVIRUS

Nel Tigullio centinaia di educatori senza stipendio

La protesta dei lavoratori dei servizi educativi

Nel Tigullio centinaia di educatori senza stipendio
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Sono centinaia gli educatori del territorio che non riceveranno parte dello stipendio a causa della chiusura forzata delle scuole legata all'emergenza coronavirus.

L'appello

Gli educatori chiedono alle istituzioni che le ore di lavoro perse per cause di forza maggiore vengano riconosciute a livello economico. Il protrarsi di questa situazione rischia di compromettere l’erogazione dei servizi e la stessa continuità aziendale ed occupazionale di numerose persone.

"La chiusura delle scuole ha per noi una ripercussione economica non indifferente. Questa misura d'emergenza, per quanto evidentemente necessaria ad evitare la diffusione del virus, rischia di dare l'ennesimo colpo di grazia alla già precaria situazione economica degli educatori scolastici, che già durante l'anno perdono continuamente ore di lavoro e relativo stipendio (vacanze, ponti, chiusure di ogni tipo, assenze degli alunni seguiti) e non hanno paga né ammortizzatori sociali per tutto il periodo estivo. Ad oggi nessuna risposta ci è stata data riguardo a come si pensa di affrontare il problema. Tuttavia sappiamo che la coperta è corta e i nostri contratti non ci tutelano in alcun modo" fanno sapere gli educatori.

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