No a revisione contratto di servizio tra Regione e Trenitalia: pendolari e ambientalisti insoddisfatti

Dopo il caos ferragostano e l'iniziale "ira" di Berrino, i pendolari accusano: «dopo i segnali di apertura, dall’Assessorato una marcia indietro»

No a revisione contratto di servizio tra Regione e Trenitalia: pendolari e ambientalisti insoddisfatti
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Delusione ed insoddisfazione da parte di pendolari ed ambientalisti per gli esiti del tavolo tecnico del 5 settembre indetto dalla Regione e relativo ai disservizi di Ferragosto lungo il sistema ferroviario ligure: «Dopo i segnali di apertura, dall’Assessorato una “marcia indietro”».

No a revisione contratto di servizio tra Regione e Trenitalia: pendolari e ambientalisti insoddisfatti

«Nessuna risposta positiva alle istanze di pendolari e ambientalisti rispetto alla revisione del Contratto di servizio con Trenitalia, partendo dalle regole delle penali, né alle richieste da tempo espresse dai singoli comitati rispetto alle tratte di loro interesse», lamentano il Comitato Pendolari del Levante Ligure, Comitato Difesa Trasporti Valle Stura e Orba, Comitato pendolari SV-GE, Comitato delle Cinque Terre e WWF Italia Liguria, che manifestano delusione ed insoddisfazione per gli esiti del tavolo tecnico convocato a seguito dei disservizi di ferragosto.
Comitati e associazioni si dichiarano delusi «che le condivisibili dichiarazioni dell’Assessore Berrino relative alla rescissione del Contratto, che lasciavano comunque sperare una volontà di rivederne l’impianto, sono state seguite da una “marcia indietro” giustificata da una sorprendente valutazione positiva del servizio, valutazione che può essere condivisa solo da chi il servizio non lo sperimenta quotidianamente».

I comitati ribadiscono che «è necessario rivedere le regole del Contratto di Servizio con Trenitalia, cosa che è interesse non solo dei cittadini e dei pendolari, ma della stessa Regione, che non può essere vincolata da queste regole fino al 2032».

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