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"No all’abbattimento, sì al contenimento"

Questo è quello che chiedono i residenti che si ritrovano orti e giardini distrutti

"No all’abbattimento, sì al contenimento"
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"No all’abbattimento, sì al contenimento". Questo chiedono diversi residenti che da tempo combattono contro orti e giardini distrutti, senza contare le aiuole pubbliche, ma spesso si fanno anche incontri sgraditi sulle creuze del territorio: i cinghiali sono dappertutto e sono tanti.

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E sebbene ultimamente si sia trovata una soluzione ai bidoni spesso rovesciati e ancor più spesso dietro una curva in mezzo alla strada, il problema resta solo parzialmente risolto.

"Sono tanti – denuncia una residente – sono carini e qualcuno porta anche loro del cibo, ma se lo si incontra in un passaggio stretto, sfido chiunque a non spaventarsi davvero. Per non parlare dei danni nei terreni".

Gli operai comunali hanno provveduto a fissare i cassonetti dei rifiuti, dopo numerose lamentele e segnalazioni, nelle varie postazioni sparse sul territorio, fissati al suolo con una paratia e una rete metallica armata, elettro saldata con dei moschettoni. L’iniziativa è stata svolta in via Molfino, via Figari, Via Saccomanno e di a Pissorella. Si pensa anche a posizionare alcune gabbie, ma occorre l’aiuto dei residenti. L’assessore all'Ambiente Agostino ‘Tino’ Revello spiega che il sistema è spesso utilizzato per le catture e conseguente rilascio in libertà, in luoghi lontano dalle abitazioni:

"Sono i cittadini che si occuperebbero della gestione e controllo delle gabbie nel loro terreno – aggiunge -. Quando il cinghiale resta chiuso in gabbia, si avvertono le guardie forestali, che provvedono al ritiro e conseguente rilascio. Potrebbe essere un’ipotesi, che stiamo già valutando".