Sestri

Nuova scuola a Pila, in attesa dell’ok del Ministero

L'assemblea pubblica per fare il punto sul progetto

Nuova scuola a Pila, in attesa dell’ok del Ministero
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Si è tenuta nel tardo pomeriggio di ieri, giovedì 17 novembre 2022, la terza assemblea pubblica per il confronto tra amministrazione comunale e cittadinanza in merito alla realizzazione di una nuova scuola con i fondi del PNRR in via Cambiaso a Sestri Levante. 

Fortemente voluto dai cittadini del quartiere di Pila sul Gromolo, l’incontro si è svolto alla presenza del Sindaco Valentina Ghio, del vice Sindaco Pietro Gianelli, dell'assessore ai lavori pubblici, Paolo Valentino e dell’ingegnere Annalisa Fresia

Il nuovo progetto

La proposta dei cittadini emersa nel corso dell’incontro tenutosi lo scorso 21 ottobre, cioè di spostare la costruzione della nuova scuola a zero emissioni ed ecosostenibile, vicino alla già esistente palestra così da salvaguardare il campo da basket, l’area verde del quartiere e ridurre l’impatto anche sugli spazi riservati alla sosta di auto e moto è stata accolta dall’amministrazione comunale:

“Abbiamo preso in carico le richieste pervenute dai cittadini, le abbiamo formalizzate verificando dal punto di vista tecnico la fattibilità del nuovo progetto e siamo attualmente in attesa di un riscontro da parte del Ministero”, spiega il sindaco Ghio.

“Abbiamo proposto un riposizionamento in un’area che è già adeguata dal punto di vista urbanistico, ma il progetto è cambiato: da una scuola monopiano, abbiamo presentato il progetto di una scuola che si sviluppa su due livelli, occorre attendere”, sottolinea l’assessore Valentino.

“Potrebbero giocare a nostro favore due fattori - spiega il Sindaco - “la scadenza per l’appalto era fissata a fine marzo 2023, ma è stata spostata al 31 maggio in questo modo abbiamo guadagnato due mesi di tempo. A questo si somma il fatto che moltissimi enti stanno avanzando richieste di modifica”.

Grazie all’impulso degli abitanti del quartiere si è intrapreso un percorso virtuoso di collaborazione, ma ora la parola è al Ministero.



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