Nuovo argini sul fiume Entella, il Comitato: "Chi pagherà i danni di Bucci?"
Ennesima lettera appello a pochi giorni dalla scadenza dei termini per la presentazione della documentazione prevista da parte della Ditta vincitrice della gara di appalto per i lavori relativi ai nuovi argini
"Chi pagherà i danni fatti da Bucci?": è la domanda che si pone il Comitato Giu' le mani dal fiume Entella, attraverso Giovanni Melandri.
La lettera del Comitato
"Siamo a pochi giorni dalla scadenza dei termini per la presentazione della documentazione prevista da parte della Ditta vincitrice della gara di appalto per i lavori relativi ai nuovi argini sul fiume Entella, per cui potrebbe essere imminente la sottoscrizione del relativo contratto, tenuto conto delle recenti dichiarazioni rilasciate dal Sindaco Metropolitano Marco Bucci.
Le responsabilità di proteggere la città ed i suoi abitanti, sulle quali il sindaco metropolitano dice di essere adeguatamente certo, mal si conciliano, tuttavia, con il ricorso di alcuni proprietari della piana contro i provvedimenti di esproprio per i quali sarà avanzata richiesta di sospensione dei lavori.
A ciò si aggiungono le richieste presentate da Italia Nostra e da alcuni Comuni alla Soprintendenza, per richiedere l’apposizione del vincolo paesaggistico sull’intera piana dell’Entella, in osservanza anche della Sentenza del Consiglio di Stato n. 4213 del 12.10.2016, che ne prevede l’obbligo per tutti i corsi d’acqua importanti, come lo è il fiume Entella ed anche ai sensi dell’art. 142 del Codice dei beni culturali e del paesaggio, che stabilisce il vincolo sulle aree fluviali fino a 150 mt dalle sponde.
Lascio alle considerazioni di ognuno il rappresentarsi le conseguenze correlate al recesso dall’accordo di programma da parte dei Comuni di Lavagna, Cogorno e Carasco, ritenute “fuffa” dal sindaco metropolitano, per cui le opere di mitigazione idraulica progettate potranno riguardare il solo primo lotto, creando conseguenti maggiori criticità nella zona a monte del Ponte della Maddalena.
Lo scenario che potrebbe presentarsi è dunque quello in cui Città metropolitana sottoscrive il contratto; dopo poco iniziano i lavori e la demolizione del vecchio seggiun; segue un provvedimento di apposizione del vincolo, o di sospensione dei lavori, per cui Lavagna si trova senza alcuna protezione rispetto alle piene del fiume Entella, esposta al rischio di alluvione, con possibili perdite di vite umane ed ingentissimi danni.
È questa la responsabilità che intende assumersi il Sindaco metropolitano? Il re è nudo".
Per il Comitato
Giù le mani dal fiume EntellaGiovanni Melandri
Giovanni Melandri