Recco

Nuovo centro antiviolenza, passo avanti

Ecco un finanziamento per il progetto

Nuovo centro antiviolenza, passo avanti
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Importante passo avanti nell'iter di allestimento in città di un nuovo centro antiviolenza atto ad offrire sostegno alle donne vittime di maltrattamenti lungo un percorso di uscita dal terribile contesto in cui si trovano: per il progetto incentrato sulla realizzazione di tale struttura, promosso dalla onlus genovese “Centro per non subire violenza”, c’è una buona notizia che giunge dalla Regione Liguria, ovvero l’arrivo di un finanziamento. Sono state previste risorse per circa 36mila euro per la struttura esistente e operante, iscritta negli elenchi regionali.

"Il finanziamento della Regione Liguria è uno step importante per l’opera di contrasto al fenomeno della violenza contro le donne, un problema grave che affligge il nostro territorio molto più di quanto si possa pensare - afferma il sindaco Carlo Gandolfo -. L'emergenza Covid-19, peraltro, ha portato a un preoccupante aumento del fenomeno".

La buona notizia del via libera al finanziamento si aggiunge a quella avuta alcuni mesi fa con la decisione della giunta comunale recchelina di concedere alla sopracitata onlus, in comodato d’uso gratuito per un anno con possibilità di rinnovo, un appartamento sito in via XXV Aprile: al suo interno si potrà così ricollocare e potenziare l'attività, avviata alla fine del 2017, dello sportello, anch’esso gestito dal “Centro per non subire violenza”, attualmente in funzione in città, in via Ippolito d’Aste 2.

"Lo sportello nel corso del tempo è diventato un punto di riferimento per le donne vittime di violenza residenti nei comuni del Distretto sociosanitario 13 - dichiarano Francesca Aprile, assessore ai servizi sociali, e Maria Zanzi, consigliere comunale con delega alle pari opportunità -. Ora investiamo nella realizzazione di un centro specializzato".

"Teniamo molto al progetto volto alla realizzazione di un nuovo centro antiviolenza a Recco, che comporta un impegno considerevole anche di tipo economico - dice Elisa Pescio, presidente del “Centro per non subire violenza” -, per cui si rivela fondamentale l’ottenimento dei risultati che si sono palesati finora ma la strada è ancora lunga e per noi è importante continuare ad avere il supporto delle istituzioni e dei cittadini".

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