Rapallo

Oblio al Parco delle Rimembranze

Un luogo sacro dedicato alla memoria, ma paradossalmente dimenticato. La lapide commemorativa svanisce

Oblio al Parco delle Rimembranze
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«Mentre incide nel sacro marmo i vostri nomi, S.Michele di Pagano, Vostra patria o eroi della V guerra dell’indipendenza, più profondamente li scolpisce nell’animo commosso e riconoscente, plaudendo all’immane immenso vostro sacrificio che coronò l’Italia di grandezza e di gloria».

Oblio al «Parco delle Rimembranze»

Recita così il grande monumento ai caduti nel Parco delle Rimembranze di San Michele di Pagana. Un luogo incantevole per la sua ubicazione, così abbarbicato tra il mare e la spiaggia di Trelo, ma soprattutto un luogo deputato alla memoria. Eppure - ironia della sorte - oggi sembrano davvero ricordarsene in pochi, troppo pochi. Ad eccezione delle periodiche operazioni di pulizia e mantenimento del verde che il Comune ha affidato a un comitato locale, l’incuria e le intemperie rischiano di cancellare per sempre le tracce di un glorioso ed eroico passato.
D’estate, il parco è spesso meta di bagnanti accaldati alla ricerca di un po’ di frescura tra gli alberi o di gruppi di giovani per lo più intenti a far baldoria. Visitatori poco interessati al messaggio intrinseco di quell’area, spesso inconsapevoli persino del fatto che si tratti in realtà di un luogo sacro e - a dirla tutta - neppure sempre poi così rispettosi.

Un luogo sacro dedicato alla memoria, ma paradossalmente dimenticato. La lapide commemorativa svanisce

Una maggior attenzione dovrebbe essere posta anche dall’amministrazione comunale, ci fa notare il nostro lettore Roberto Tosi, ex assessore comunale nella giunta dell’allora sindaco Roberto Bagnasco: «Basterebbe poco per portare la lapide ad un livello di dignità, visto cosa rappresenta per tutti noi di Rapallo. Andrebbe lavata, pulita ed i nomi dei nostri poveri caduti ripristinati con vernice dorata. Si tratta di una cosa che darebbe lustro alla città».
Il Parco delle Rimembranze di San Michele fu inaugurato nell'aprile del 1930, alla presenza di un rappresentante della Casa Reale, il principe di Udine e il sottosegretario alle Colonie, Lessona. Il terreno in cui sorge era stato donato da Giuseppe Lisio, mentre le spese di realizzazione furono sostenute da Francesco Arbucò. All'epoca vi erano oltre duecento piante e ognuna di esse recava una targa con su incisi nomi e cognomi da tramandare ai posteri. Molte piante non sono sopravvissute, alcune targhe sono state letteralmente inghiottite dai fusti dei pioppi, altre stanno marcendo. Eppure su quelle targhe, sui marmi dell’altare con la fronte scolpita a rilievo raffigurante una croce e i soldati in atto di avanzare, e sulle due grandi lapidi sono iscritti i nomi dei Caduti e dei dispersi della parrocchia di San Michele di Pagana. Un prezioso documento storico, riconosciuto e catalogato anche nel grande database promosso e arricchito ogni anno dall’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra. Si tratta del progetto “Pietre della Memoria”, quella memoria che l’Anmig onora in tutto il Paese e su cui forse, anche Rapallo dovrebbe porre maggiore attenzione.

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